Cinque anni dopo aver subìto una dura sconfitta elettorale, il Partito della libertà (Fpö, estrema destra) ha ottenuto un successo storico nelle elezioni legislative del 29 settembre, ma non ha la garanzia di poter governare.

“Assaporate questo risultato perché oggi abbiamo fatto la storia”, ha affermato Herbert Kickl, leader dell’Fpö, davanti ai suoi sostenitori a Vienna.

L’Fpö ha ottenuto la maggioranza relativa con il 28,8 per cento dei voti, con un aumento di quasi 13 punti rispetto alle elezioni del 2019, secondo i risultati quasi definitivi.

In un contesto di crescita dei partiti di estrema destra in Europa, questa formazione fondata da ex nazisti ha fatto meglio di quanto prevedessero i sondaggi, infliggendo una battuta d’arresto alla coalizione di governo composta da conservatori e ambientalisti.

Nessun partito sembra però disposto a partecipare a un governo di coalizione con l’Fpö a causa delle posizioni estreme di Kickl.

“Gli elettori hanno inviato un messaggio molto chiaro”, ha dichiarato Kickl, aggiungendo che “chi ha votato per noi non dovrebbe essere trattato come un cittadino di seconda classe”.

Il cancelliere Karl Nehammer – leader del Partito popolare austriaco (Övp, conservatore), arrivato secondo con il 26,3 per cento dei voti – ha ammesso la sconfitta. Il partito ha avuto un calo di più di dieci punti rispetto al 2019.

“È un terremoto politico”, ha commentato il politologo Thomas Hofer. Anche se in passato l’Fpö ha fatto parte di coalizioni di governo, non aveva mai ottenuto la maggioranza relativa dei voti.

Nel 2019 il partito era stato toccato da uno scandalo di corruzione, noto come “Ibizagate”, che aveva coinvolto il leader Heinz-Christian Strache, ma da quel momento ha aumentato rapidamente i consensi sotto la guida di Kickl, che ha tratto vantaggio dalle paure sociali ed economiche che attraversano il continente.

Il concetto di “remigrazione”

In particolare, Kickl ha basato la sua campagna elettorale sulla lotta all’immigrazione, facendo suo il concetto di “remigrazione”, che significherebbe privare gli austriaci di origine straniera della nazionalità ed espellerli.

Kickl, 55 anni, ex ministro dell’interno, ha anche ottenuto il voto dei no-vax, con le sue teorie cospiratorie sulla pandemia di covid-19, e dei filorussi, contestando le sanzioni contro la Russia.

“L’Övp ha però buone possibilità di continuare a guidare il governo”, ha affermato l’analista politica Julia Partheymüller.

Secondo i principali commentatori, i conservatori potrebbero accettare di guidare un governo di coalizione con l’Fpö, ma non di essere il partner di minoranza, oppure unire le forze con il Partito socialdemocratico (21,1 per cento) e i liberali di Neos (9,2 per cento).

Con i Verdi, in forte calo (8,3 per cento), ci sono invece forti tensioni e il divorzio appare ormai inevitabile.