Il 9 ottobre il nuovo primo ministro giapponese Shigeru Ishiba ha sciolto la camera bassa del parlamento e ha indetto le elezioni legislative anticipate per il 27 ottobre, sperando di sfruttare la sua “luna di miele” politica per guidare il suo partito, indebolito dagli scandali, alla vittoria.

“È importante che il governo ottenga la fiducia degli elettori”, ha affermato Ishiba, 67 anni, durante una conferenza stampa.

Ishiba, in carica dal 1 ottobre, punta su un forte sostegno popolare per dare slancio al suo programma di governo, che prevede il rafforzamento della sicurezza e della difesa, misure di sostegno alle famiglie a basso reddito e il rilancio delle zone rurali.

Il premier ha anche affermato di essere favorevole a un’organizzazione simile alla Nato in Asia orientale per contrastare l’aggressività della Corea del Nord e della Cina.

Negli ultimi mesi il Partito liberaldemocratico (Pld, destra), la formazione di Ishiba, che governa il paese quasi ininterrottamente dal 1945, ha perso consensi a causa di alcuni scandali, tra cui uno legato ai suoi finanziamenti.

Il governo precedente, guidato da Fumio Kishida, era in difficoltà anche a causa della forte inflazione, che a partire dal 2022 ha eroso il potere d’acquisto dei cittadini.

Attualmente il Pld e il suo partner di coalizione, la formazione di centrodestra Komeito, dispongono di una maggioranza di 290 seggi su 465 alla camera dei rappresentanti.

“L’obiettivo di Ishiba è aggirare lo scandalo dei finanziamenti al Pld”, ha affermato Yoshihiko Noda, leader del Partito costituzionale democratico (Pcd, centrosinistra), la principale formazione d’opposizione.

Il Giappone, come molti paesi industrializzati, sta affrontando anche una crisi demografica, con un tasso di natalità molto basso e la popolazione più anziana del mondo dopo il Principato di Monaco.

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