Il nord della Striscia di Gaza sta vivendo la sua “ora più buia”, ha affermato il 25 ottobre Volker Türk, l’alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, sottolineando che le “atrocità” compiute da Israele potrebbero rientrare nel campo dei “crimini di guerra”.

“La situazione si sta aggravando in modo inimmaginabile ogni giorno”, ha dichiarato in un comunicato. “Le azioni d’Israele stanno svuotando il nord della Striscia di tutti i palestinesi. Si tratta di atrocità che potrebbero essere considerate anche crimini contro l’umanità”.

Türk ha riferito che “più di 150mila persone sono morte, sono rimaste ferite o sono scomparse a Gaza” dall’inizio della guerra tra Israele e Hamas, più di un anno fa.

“Israele sta bombardando il nord della Striscia senza sosta”, ha aggiunto, invitando la comunità internazionale a intervenire. “L’esercito ha ordinato a centinaia di migliaia di persone di andarsene, senza alcuna garanzia di ritorno”.

Türk ha anche sottolineato “l’accesso estremamente limitato alla parte nord di Gaza, dove nelle ultime settimane è stato impossibile consegnare gli aiuti a causa delle restrizioni illegali imposte da Israele”.

Il diplomatico austriaco ha poi accusato i gruppi armati palestinesi di operare nei campi profughi e in altre aree in cui vivono i civili, mettendoli a rischio. “Questo è assolutamente inaccettabile”, ha concluso.

Intanto, il 25 ottobre Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), ha scritto sul social network X di aver perso i contatti con il personale dell’ospedale Kamal Adwan, l’ultimo ancora attivo nel nord della Striscia di Gaza.

Poco dopo il ministero della salute di Hamas ha affermato in un comunicato che centinaia di persone sono state arrestate in seguito a un raid israeliano nell’ospedale, che si trova a Jabalia.

“Le forze israeliane hanno preso d’assalto la struttura e si trovano attualmente all’interno”, ha dichiarato.

“Centinaia di persone tra pazienti, personale medico e sfollati che si erano rifugiati lì per sfuggire ai bombardamenti sono state arrestate”, ha aggiunto.

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