Il partito al governo ha vinto nettamente le elezioni legislative anticipate del 17 novembre, ottenendo una maggioranza all’assemblea nazionale che permetterà al presidente Bassirou Diomaye Faye e al primo ministro Ousmane Sonko di attuare il loro programma di cambiamento e giustizia sociale.

Secondo le proiezioni dei mezzi d’informazione locali, il partito Pastef ha infatti ottenuto circa tre quarti dei seggi all’assemblea nazionale.

Il successo è dovuto in gran parte alla popolarità del premier e leader del partito Ousmane Sonko, che otto mesi fa era ancora rinchiuso in prigione.

“La priorità è migliorare le condizioni di vita della popolazione”, ha dichiarato all’Afp El Hadji Mamadou Mbaye, insegnante e ricercatore, riferendosi alle difficoltà legate all’inflazione e alla disoccupazione.

Sonko, fautore di un “panafricanismo di sinistra”, avrà quindi la possibilità di attuare il suo programma elettorale, approvando la legge di bilancio per il 2025, abrogando una contestata legge di amnistia, rinegoziando i contratti considerati iniqui con le aziende straniere e riformando lo stato, e in particolare il sistema giudiziario.

Il quotidiano L’Observateur cita tra i temi caldi anche la presentazione di una legge per inasprire le pene per l’omosessualità.

Faye, uno stretto collaboratore di Sonko, era stato eletto presidente a marzo, dopo che le autorità avevano invalidato la candidatura di quest’ultimo, ma l’assemblea nazionale era ancora dominata dalla vecchia maggioranza.

A settembre, non appena le regole previste dalla costituzione l’hanno permesso, Faye ha sciolto l’assemblea e ha indetto le elezioni legislative anticipate.

Le principali preoccupazioni della popolazione sono il costo della vita e la disoccupazione, che è superiore al 20 per cento. Ogni mese centinaia di persone lasciano il paese in cerca di un futuro migliore in Europa.

Inoltre i conti pubblici sono in rosso e il Fondo monetario internazionale ha da poco deciso di sospendere un programma di aiuti al paese a causa delle divergenze con il governo sulle riforme economiche.

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