Il 5 dicembre il bitcoin ha superato per la prima volta la soglia dei centomila dollari, un mese esatto dopo la vittoria nelle presidenziali statunitensi di Donald Trump, grande sostenitore delle criptovalute.
Spinto dal cosiddetto “effetto Trump”, alle 3.06 Gmt (ora media di Greenwich) il bitcoin, la più importante criptovaluta per capitalizzazione, era scambiato a quasi 104mila dollari.
Dopo aver definito le criptovalute una truffa durante il suo primo mandato, Trump ha cambiato tono durante la recente campagna elettorale, in parte finanziata dal settore. Ha promesso di fare degli Stati Uniti “la capitale mondiale del bitcoin e delle criptovalute”.
Di conseguenza il bitcoin, che il 5 novembre era intorno ai 69mila dollari, è cresciuto in un mese di più del 46 per cento.
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Nella tarda serata del 4 dicembre il valore del bitcoin è aumentato di più dell’8 per cento dopo che il presidente eletto ha annunciato la nomina dell’avvocato repubblicano Paul Atkins a capo della Securities and exchange commission (Sec), l’ente federale statunitense che vigila sui mercati finanziari.
Nel 2023 Atkins aveva criticato pubblicamente i funzionari della Sec, sostenendo che avrebbero dovuto essere “più permissivi” nei confronti delle criptovalute e accusandoli di allontanare gli imprenditori dal mercato statunitense.
“Paul sa bene che le criptovalute contribuiranno a rendere l’America più grande di quanto non sia mai stata”, ha affermato Trump sul suo social network Truth Social.
Atkins prenderà il posto di Gary Gensler, che aveva un approccio repressivo nei confronti delle criptovalute e le cui dimissioni anticipate a novembre avevano già fatto impennare il valore del bitcoin.
Il bitcoin è nato nel 2008 da un sogno libertario: sfuggire al controllo delle istituzioni finanziarie affidandosi a una tecnologia (”blockchain”) che consente di registrare le transazioni in modo decentralizzato e non falsificabile attraverso una rete di computer in tutto il mondo.
Nel corso degli anni, come altre criptovalute, è stato coinvolto in una serie di scandali finanziari ed è diventato la valuta preferita dei cibercriminali.
Oggi il bitcoin è in cerca di rispettabilità. Negli ultimi anni è stato adottato ufficialmente nel Salvador e nella Repubblica Centrafricana, e un numero crescente di aziende ha cominciato ad accettarlo come mezzo di pagamento.