Il 24 dicembre l’opposizione della Corea del Sud ha dichiarato di voler mettere sotto accusa anche il presidente provvisorio Han Duck-soo per protestare contro il rifiuto del leader ad interim di firmare le leggi speciali che permetterebbero di aprire un’indagine sull’operato del suo predecessore, già messo sotto accusa.
Il principale partito di opposizione, il Partito democratico, aveva fissato la vigilia di Natale come termine ultimo per la promulgazione da parte di Han di due disegni di legge speciali che avrebbero permesso di aprire un’indagine sull’imposizione della legge marziale da parte del presidente sospeso Yoon Suk Yeol e sulle accuse di corruzione nei confronti della moglie, Kim Keon Hee.
Il leader conservatore è stato destituito dal parlamento il 14 dicembre, dopo la breve dichiarazione della legge marziale avvenuta undici giorni prima, che ha fatto precipitare il paese nella peggiore crisi politica degli ultimi decenni.
Ma Han, che ha sostituito Yoon, ha respinto la richiesta dell’opposizione durante una riunione di gabinetto il 24dicembre, insistendo su accordi bipartisan per le due proposte di legge.
La posizione di Han “non ci ha lasciato altra scelta se non quella d’interpretare la sua intenzione di continuare l’insurrezione ritardando il procedimento”, ha dichiarato il leader dell’opposizione Park Chan-dae durante un briefing con la stampa. “Avvieremo immediatamente una procedura di impeachment contro Han”.
L’avvertimento è arrivato dieci giorni dopo che Yoon è stato messo sotto accusa in un voto guidato dall’opposizione, sospendendolo dalle funzioni presidenziali in attesa di una sentenza della corte costituzionale che decida se confermare la decisione.
L’opposizione chiede che due speciali organi investigativi indipendenti indaghino sulla dichiarazione della legge marziale da parte di Yoon e sulle controverse vicende della moglie Kim, accusata di corruzione.
Yoon è attualmente indagato da polizia, ministero della difesa e investigatori anticorruzione.
L’opposizione sostiene di aver bisogno di una maggioranza semplice nel parlamento di trecento membri per mettere sotto accusa Han. Il Partito del popolo al potere, tuttavia, sostiene che è necessaria una maggioranza di due terzi, poiché Han è attualmente in carica come presidente ad interim.