Almeno 901 persone sono state messe a morte in Iran nel 2024, di cui circa quaranta in una sola settimana a dicembre, ha affermato il 7 gennaio Volker Türk, l’alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani.
“Il fatto che il numero delle esecuzioni in Iran continui ad aumentare suscita forti preoccupazioni”, ha commentato in un comunicato.
Secondo l’alto commissario, nel 2023 erano state messe a morte almeno 853 persone.
Iscriviti a Mediorientale |
Cosa succede in Medio Oriente. A cura di Francesca Gnetti. Ogni mercoledì.
|
Iscriviti |
Iscriviti a Mediorientale
|
Cosa succede in Medio Oriente. A cura di Francesca Gnetti. Ogni mercoledì.
|
Iscriviti |
Liz Throssell, portavoce dell’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani, ha spiegato nel corso di una conferenza stampa che i dati provengono “da alcune organizzazioni per i diritti umani che consideriamo affidabili, tra cui Hrana, Hengaw e Iran human rights (Ihr)”.
In base al comunicato, la maggior parte delle persone messe a morte nel 2024 era stata condannata per reati legati alla droga, ma nell’elenco ci sono anche dissidenti e persone coinvolte nelle proteste del 2022-2023.
Secondo Ihr, almeno trentuno donne sono state messe a morte nel 2024, il dato più alto da quando sono cominciate le rilevazioni, nel 2008.
“Molte donne messe a morte per omicidio erano vittime di violenza domestica o abusi sessuali che hanno agito per disperazione”, ha affermato Ihr.
170 paesi
Secondo alcune organizzazioni per i diritti umani, tra cui Amnesty international, l’Iran è il paese che effettua più esecuzioni, preceduto probabilmente solo dalla Cina, per la quale non sono disponibili dati.
“Siamo contrari alla pena di morte in ogni circostanza”, ha sottolineato Türk. “È incompatibile con il diritto fondamentale alla vita e c’è il rischio inaccettabile di mettere a morte persone innocenti. Inoltre, non può mai essere comminata per comportamenti protetti dalle norme internazionali sui diritti umani”.
Secondo le Nazioni Unite, circa 170 paesi hanno abolito la pena di morte o introdotto moratorie sulle esecuzioni.