Almeno due persone, di 86 e 96 anni, sono morte a La Réunion, un dipartimento d’oltremare francese nell’oceano Indiano, dopo aver contratto la chikungunya, una malattia trasmessa dalle zanzare. Si tratta dei primi decessi dall’inizio dell’epidemia, nell’agosto 2024.
“L’epidemia di chikungunya si sta estendendo rapidamente a tutta l’isola”, ha affermato la prefettura locale in un comunicato.
Finora sono stati registrati più di 8.500 casi autoctoni, cioè causati da punture di zanzare tigre presenti sul posto.
L’Agenzia regionale per la salute (Ars) ha però affermato che “l’epidemia non sta creando grandi problemi agli ospedali”, con solo ventiquattro persone ricoverate dall’agosto 2024.
Nel 2005-2006 La Réunion era stata colpita da un’epidemia di chikungunya che aveva causato 260mila contagi e 225 decessi.
Campagna di vaccinazione
All’inizio di marzo le autorità sanitarie hanno raccomandato di vaccinare in via prioritaria le persone con più di 65 anni e quelle affette da alcune patologie, tra cui ipertensione, diabete e malattie cardiovascolari.
Il primo vaccino contro la chikungunya, l’Ixchiq, prodotto dalla casa farmaceutica francoaustriaca Valneva, era stato autorizzato in Europa nel giugno 2024.
Circa 150 impiegati dell’Ars, integrati dal personale messo a disposizione dai comuni, effettuano inoltre quotidianamente interventi di disinfestazione.
Prima dello scoppio dell’epidemia in corso, gli ultimi casi di chikungunya sull’isola risalivano al 2010.
La chikungunya, che di solito ha un decorso benigno, causa febbre alta e dolori muscolari e articolari. In alcuni casi possono verificarsi complicazioni neurologiche, muscolari e cardiovascolari, e a volte i sintomi possono durare per più di tre mesi.