Almeno ventiquattro persone sono morte negli incendi che si sono sviluppati nel sudest della Corea del Sud, considerati tra i più gravi nella storia del paese.
Il 26 marzo un elicottero dei pompieri è precipitato in una zona montuosa della contea di Uiseong, causando la morte del pilota, ha dichiarato all’Afp il servizio antincendio della provincia di Gyeongbuk.
Altre ventitré persone sono morte finora negli incendi, ha dichiaratro all’Afp un funzionario del ministero della sicurezza, aggiungendo che ci sono anche sei feriti gravi.
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Dallo scorso fine settimana quasi settemila pompieri e centinaia di soldati sono impegnati a contrastare più di dieci roghi che hanno già distrutto migliaia di ettari di vegetazione.
“Le fiamme sono arrivate così velocemente che siamo dovuti scappare senza poter portare via nulla”, ha raccontato all’Afp una persona che si è rifugiata nella palestra della scuola elementare di Sinsung.
“I venti erano incredibilmente forti”, ha dichiarato un uomo di 79 anni.
“Gli incendi hanno causato danni senza precedenti”, ha affermato il presidente ad interim Han Duck-soo, sottolineando che “si sono sviluppati in un modo che supera i modelli di previsione esistenti”.
Il 26 marzo Han ha alzato l’allerta al livello più alto e proclamato un’emergenza nazionale.
“Più di 17mila ettari di foresta sono andati in fumo”, ha dichiarato Han, aggiungendo che “la situazione è ancora critica”.
L’anno più caldo
I roghi, aggravati dalle scarse precipitazioni delle ultime settimane e dai forti venti, hanno costretto le autorità a trasferire quasi 23mila persone, tra cui migliaia di detenuti.
La sera del 25 marzo le autorità hanno anche lanciato un allarme per il villaggio tradizionale di Hahoe, patrimonio mondiale Unesco, minacciato dalle fiamme.
Secondo gli scienziati, la crisi climatica sta aumentando la frequenza e l’intensità degli incendi.
Secondo il servizio meteorologico sudcoreano, il 2024 è stato l’anno più caldo mai registrato in Corea del Sud, con una temperatura media di 14,5 gradi, due in più rispetto a quella dei trent’anni precedenti.