Il 14 aprile si apre a Washington un processo antitrust nei confronti di Meta che il capo dell’azienda, Mark Zuckerberg, aveva fatto il possibile per evitare. In caso di sconfitta, il gigante dei social network potrebbe essere costretto a separarsi da Instagram e WhatsApp.

In base alla denuncia presentata cinque anni fa, all’epoca del primo mandato di Donald Trump, gli Stati Uniti accusano il gruppo californiano di aver acquistato le due piattaforme per soffocare i potenziali concorrenti.

Negli ultimi mesi Zuckerberg, il terzo uomo più ricco del mondo, ha cercato di riavvicinarsi a Trump, offrendo incarichi importanti ai repubblicani, versando contributi finanziari e allentando le regole di moderazione dei contenuti.

Di recente è andato più volte alla Casa Bianca per cercare di convincere l’amministrazione a risolvere la questione in via amichevole.

“Sarei molto sorpreso se questo accadesse”, ha dichiarato Andrew Ferguson, presidente della Federal trade commission (Ftc), l’agenzia incaricata di garantire la concorrenza e proteggere i consumatori, nominato da Trump.

La Ftc dovrà dimostrare che Meta, all’epoca semplicemente Facebook, ha abusato della sua posizione dominante per acquisire Instagram nel 2012, per un miliardo di dollari, e WhatsApp nel 2014, per diciannove miliardi.

Secondo l’agenzia, “per più di un decennio Meta ha mantenuto negli Stati Uniti un monopolio sui social network”, in particolare quelli che permettono alle persone di restare in contatto.

L’agenzia sostiene che le altre grandi piattaforme, come TikTok e YouTube, non appartengono alla stessa categoria, una tesi che Meta respinge.

Secondo la Ftc, il monopolio di Meta produce conseguenze negative per gli utenti, costretti a subire una quantità eccessiva di pubblicità e cambiamenti improvvisi.

Gli avvocati di Meta faranno però sicuramente notare che in passato la Ftc aveva approvato le due acquisizioni.

Il processo a Meta è una delle cinque grandi azioni antitrust nel settore tecnologico avviate negli ultimi anni dal governo statunitense.

Nell’agosto scorso Google era stata riconosciuta colpevole di abuso di posizione dominante nel mercato delle ricerche online, e altri procedimenti sono in corso contro la Apple e Amazon.

Negli ultimi anni la Ftc ha subìto varie sconfitte. Per esempio, non è riuscita a impedire l’acquisizione di Within da parte di Meta e quella di Activision Blizzard da parte della Microsoft.