Il politico e oppositore russo Boris Nemtsov aveva rilasciato un’intervista radiofonica poche ore prima di essere assassinato venerdì 27 febbraio, con quattro colpi di pistola, a pochi metri dal Cremlino, a Mosca.
Nemtsov era ospite di un programma per promuovere il corteo organizzato per il 1 marzo per protestare contro la crisi economica del paese. “La ragione principale della crisi è che Putin ha cominciato la folle, aggressiva, omicida – per il nostro paese e per molti nostri cittadini – politica di guerra contra l’Ucraina”, aveva detto Nemtsov nell’ultima intervista.
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