“Sapevo che con la pandemia avrebbe chiuso tutto e che non sarei più riuscita ad ottenere quello di cui ho bisogno”, dice nel video Valery, migrante venezuelana tossicodipendente, residente nel centro Oasis. “Se fossi rimasta fuori, sarei finita a vivere per strada”.

A Bogotá, in Colombia, vivono 9.538 persone senza fissa dimora. Di queste, circa l’80 per cento è dipendente dalla basuco, un derivato della cocaina simile al crack che dà un’assuefazione molto forte. Durante la crisi del covid-19, 140 persone hanno approfittato del lockdown per disintossicarsi, decidendo di passare il confinamento nell’Oasis, un centro che offre assistenza medica e psicologica alle persone dipendenti da sostanze stupefacenti.

Il video di Samuel Bregolin, Raissa Rosas e Marta Mancusi.

Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it