Alla fine di marzo un gruppo di ribelli chiamato Al Shabab, che ha giurato fedeltà al gruppo Stato islamico, ha attaccato la città mozambicana di Palma, nella provincia del Cabo Delgado. I miliziani hanno mantenuto il controllo di Palma per quasi una settimana, uccidendo civili e distruggendo edifici e negozi. In quei giorni l’esercito nazionale ha pensato solo a proteggere l’impianto locale della multinazionale francese Total e non gli abitanti della città. Le compagnie di sicurezza private – assoldate dalle aziende straniere presenti nel Cabo Delgado per lo sfruttamento dei giacimenti di gas – hanno concentrato le loro operazioni di salvataggio sui lavoratori stranieri. L’attacco ha causato un numero molto alto ma ancora imprecisato di vittime, e costretto migliaia di persone ad abbandonare le loro case, con ogni mezzo a disposizione.

Per il suo video il New York Times ha intervistato alcuni sopravvissuti e ha usato i filmati girati da loro, le immagini satellitari e i dati di localizzazione delle navi per mostrare come il governo non si sia preoccupato di proteggere i civili. Ancora oggi nella città di Palma il ritorno a una calma apparente nasconde un conflitto latente e rimosso.

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