Nel 2035 arriverà lo stop dell’Unione europea alla vendita di veicoli a diesel e a benzina. Con 1,92 miliardi previsti dal Piano di ripresa e resilienza (Pnrr), l’Italia sembra puntare come possibile alternativa sul biometano: un combustibile ottenuto dal processo di purificazione del biogas, che a suo volta è prodotto dalla fermentazione di grandi quantità di materiale organico, chiamato biomassa.
La Lombardia è una delle regioni con il maggior numero di impianti a biogas, eppure da anni gli agricoltori e i cittadini si oppongono alla loro costruzione. La mancanza di una legislazione chiara, infatti, ha favorito la nascita di grandi aree di monocolture agricole che servono solo a produrre energia e hanno un impatto negativo sui territori.
Anche se oggi per la produzione di biometano si guarda soprattutto all’uso di rifiuti organici e di scarti agricoli, pure in questo caso non mancano problemi e criticità. Il video di Madi Ferrucci e Marco Mastrandrea.
Questo video fa parte di A Brave New Europe – Next Generation, un progetto di Slow News, Percorsi di Secondo Welfare, Internazionale, Zai.net e La Revue Dessinée Italia finanziato dall’Unione europea.
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