Nine Inch Nails, This isn’t the place
Ultimamente Trent Reznor sembra preferire gli ep agli album. Dopo aver pubblicato a dicembre 2016 Not the actual events, ora i Nine Inch Nails hanno fatto uscire Add violence. E nei prossimi mesi arriverà il terzo ep, ancora senza titolo. Add violence sembra un po’ più ispirato rispetto a Not the actual events, che a distanza di mesi non ha lasciato buone impressioni. Il pezzo più interessante del lotto è This isn’t the place, una cupa ballata elettronica in stile Massive Attack costruita su un lento crescendo, con la voce di Reznor che entra dopo il secondo minuto della canzone e si appoggia su un tappeto di pianoforte e sintetizzatori. In passato i Nine Inch Nails hanno fatto molto di meglio, ma questi quattro minuti sono abbastanza incoraggianti per il futuro. Non è proprio musica estiva, ma almeno da queste parti cerco di evitarvi Despacito.
Chacalón y La Nueva Crema, Por ella la botella
Snobismo a parte, un pezzo un po’ più estivo ci vuole. E lo peschiamo dal passato. La Discos Horóscopo è una storica etichetta peruviana. Fu fondata nel 1977 da Juan Campos Muñoz e da poco è stata resuscitata a Madrid dal discografico Jalo Nuñez del Prado. Il primo disco a essere ripubblicato dalla rinata Horóscopo è stato quello di Chacalón, esponente di spicco della chicha, la cumbia peruviana. Chacalón è diventato famoso soprattutto grazie ai suoi dischi con la band La Nueva Crema, il cui nome si ispirava ai Cream di Eric Clapton. Uscito nei negozi a fine giugno, il disco di Chacalón è il primo di una serie di ristampe che saranno disponibili sui servizi di streaming e in vinile sostenute da una campagna di crowdfunding. Difficile resistere alla ricetta sonora del gruppo, con le sue chitarre psichedeliche al servizio del ghiro, l’inconfondibile suono della cumbia che assomiglia al verso di una cicala.
Franco Ricciardi, N’ata notte
Uno dei tanti meriti di Liberato (chiunque egli sia) è quello di aver risvegliato un po’ l’interesse nei confronti della musica napoletana anche fuori dalla Campania. Sul fenomeno Liberato si è detto e scritto tanto (vi segnalo questo articolo del sito Napoli Monitor, molto lucido nell’analizzare le sue canzoni con il giusto spirito critico). Secondo varie fonti dell’industira musicale, l’autore di Nove maggio tra l’altro non sarebbe neanche di Napoli. Franco Ricciardi invece è un napoletano doc. Cinquantenne, con alle spalle una lunga carriera, è cresciuto a Secondigliano, dove abita ancora oggi. Ha vinto un David di Donatello e la sua canzone A’ storia e Maria ha fatto da colonna sonora a Reality di Matteo Garrone e Gomorra - La serie. Nel suo ultimo disco, Blu, c’è una grande canzone intitolata N’ata notte che, come ha fatto notare Sandro Giorello su Rockit, sembra una specie di versione napoletana di Dj Khaled.
The Smiths, There is a light that never goes out (Take 1)
Una reunion degli Smiths sarebbe oro colato. Ma vi immaginate Morrissey e Johnny Marr di nuovo insieme sul palco, con quel repertorio? Peccato che questa reunion, visti i rapporti tra i musicisti in questione, non ci sarà mai, a meno di colpi di scena clamorosi. I nostalgici però a ottobre si potranno consolare con la ristampa di The queen is dead, che, oltre alla versione rimasterizzata dell’album, include anche demo e lati b. There is a light never goes out, una delle canzoni più belle della storia, è meravigliosa anche così, in questa versione un po’ spoglia.
The War On Drugs, Strangest thing
Terzo estratto dal nuovo album degli War On Drugs, intitolato A deeper understanding, che uscirà il 25 agosto. L’ho già scritto, ma sono costretto a ripetermi: non si sa come, ma Adam Granduciel usa sempre la stessa formula (un misto di Bod Dylan, Dire Straits, Bruce Springsteen, Pink Floyd e Tom Petty), ma riesce sempre ad arrivarti alla pancia. Strangest thing, con il suo crescendo strumentale e l’assolo di chitarra nel finale, è l’ennesimo saggio della sua bravura. Pochi come lui sanno creare bozzetti psichedelici così efficaci, che s’infilano sottopelle e non se ne vanno più.
P.S. Le canzoni per il weeekend si prendono un paio di settimane di pausa. Ci ritroviamo qui l’11 agosto. Vi lascio con la playlist di luglio.
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