Ogni anno migliaia di abitanti delle Comore raggiungono il dipartimento francese di Mayotte a bordo di piccole imbarcazioni di legno, le kwassa kwassa. Affrontano una difficile traversata di 70 chilometri nel canale di Mozambico, cercando di evitare le motovedette della guardia costiera. Tra loro ci sono molte donne che sperano di partorire a Mayotte per dare un futuro migliore ai figli. Il reportage di Francesco Zizola.

Con una media di 7.800 nascite all’anno, Mayotte ha uno dei tassi di natalità più alti dell’Unione europea. Ma più di metà delle donne che partoriscono nell’ospedale di Mamoudzou sono comoriane.

La maggior parte degli immigrati irregolari vive nella baraccopoli di Kaweni, alla periferia di Mamoudzou. Ogni anno la polizia deporta alle Comore circa ventimila persone senza permesso di soggiorno, ma circa un terzo di loro torna a Mayotte dopo poche settimane. Secondo le Nazioni Unite, duecento persone muoiono ogni anno durante la traversata.

Mayotte è una della quattro isole dell’arcipelago delle Comore. Nel 1974 è stata l’unica a scegliere di rimanere una colonia francese, mentre le altre tre hanno preferito l’indipendenza. Nel marzo del 2009 gli abitanti di Mayotte hanno approvato un referendum che, all’inizio del 2011, ha reso l’isola il centounesimo dipartimento francese (il quinto d’oltremare). Il reddito nazionale di Mayotte è nove volte più alto di quello delle Comore.

In questa foto, una donna su una motovedetta della guardia costiera. L’imbarcazione su cui viaggiava è stata intercettata al largo di Mayotte.

Francesco Zizola è nato a Roma nel 1962. È stato premiato otto volte al World press photo (foto dell’anno nel 1997). Queste foto sono state scattate nell’aprile del 2010.

Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it