L’hanami, che letteralmente significa “ammirare i fiori”, è una tradizione giapponese che con l’arrivo della primavera si ripete ogni anno da secoli.

Le persone si ritrovano nei parchi per fare picnic e ammirare la fioritura degli alberi, soprattutto dei ciliegi (sakura), durante il giorno ma anche dopo il tramonto, grazie a lanterne che vengono appese tra un albero e l’altro.

Nel corso della storia i fiori di ciliegio, simbolo di caducità e di bellezza, hanno assunto vari significati. Originariamente erano venerati dai contadini perché si pensava ospitassero gli spiriti che promettevano un ricco raccolto, e in seguito hanno riassunto la femminilità delle geishe e il potere dei guerrieri. Ai sakura sono state dedicate poesie e racconti, e nel novecento sono stati usati per alimentare il nazionalismo e lo spirito giapponese.

La tradizione dell’hanami sembra risalire al settimo secolo dopo Cristo e inizialmente era limitata alla famiglia reale e alle classi sociali più elevate, per allargarsi al resto della popolazione solo nei primi del seicento. Oggi è diffusa anche in altri paesi come la Corea del Sud, il Brasile, gli Stati Uniti.

In Giappone la stagione della fioritura dei ciliegi comincia nel sud per poi spostarsi progressivamente verso nord ed è seguita anche dall’Agenzia meteorologica giapponese che trasmette le sue previsioni attraverso i telegiornali locali.

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