Mous Lamrabat è un fotografo nato nel 1984 nel nord del Marocco ma cresciuto in Belgio. Da bambino, con sua madre e i suoi cinque fratelli, raggiunge il padre, che è già emigrato da quindici anni nelle Fiandre e dove lavora come minatore.
Da studente si diploma in architettura d’interni ma capisce che la fotografia gli permette di usare la creatività ogni giorno e godere subito dei risultati. Comincia così a sperimentare e da autodidatta, cambia rotta.
Negli anni Mous Lamrabat si è affermato come fotografo di moda, pubblicando su riviste come Esquire e Vogue, ma all’interno di questo genere ha creato un mondo che mette in connessione l’Africa con l’Europa e si nutre di bellezza e speranza. Le sue foto sono divertenti, surreali, leggere ma anche provocatorie su tematiche come il razzismo, la religione, la diaspora africana e i diritti delle donne.
Nella sua nuova mostra Blessings from Mousganistan, il fotografo guida lo spettatore attraverso questa utopia, a volte ampliando l’esperienza visiva con installazioni che invitano a interagire con le opere. L’evento è ospitato dal museo Foam di Amsterdam fino al 12 ottobre.
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