Bandiere, Uber, aborto, droghe: gli altri voti del 3 novembre
- Gli elettori del Mississippi hanno approvato la nuova bandiera del loro stato, da cui sono stati eliminati i simboli confederati, sostituiti da una magnolia su sfondo blu accompagnata dal motto “In God we trust”.
- In California è stata approvata la “proposition 22”, promossa da società della gig economy come Uber e Lyft per fare in modo che i loro lavoratori non siano considerati alla stregua di dipendenti (ed essere costretti a pagargli, per esempio, assicurazione sanitaria, ferie, straordinari). È stato uno dei referendum più costosi della storia californiana, visto che le aziende hanno investito più di 205 milioni di dollari per far prevalere la loro visione.
- In Louisiana gli elettori hanno votato affinché nella costituzione del loro stato sia inserita una frase contro l’aborto: “Per proteggere la vita umana, nulla nella costituzione della Louisiana può essere interpretato come garanzia o protezione del diritto all’aborto o come richiesta di finanziamenti per l’aborto”. È un primo attacco alla sentenza della corte suprema Roe vs. Wade che nel 1973 riaffermò il diritto all’aborto.
- Diversi stati hanno usato i referendum per modificare le leggi sulle droghe. In Oregon sono state depenalizzate anche quelle pesanti, se in quantità limitate all’uso personale. Quattro nuovi stati – Arizona, Montana, New Jersey e South Dakota – dovrebbero legalizzare l’uso della cannabis a scopo ricreativo, portando a quindici il numero totale.
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