Era stato annunciato come un parto da Guinness dei primati e invece era una bufala. L’8 giugno il quotidiano Pretoria News ha pubblicato un articolo firmato dal direttore Piet Rampedi sulla nascita di dieci gemelli in un ospedale vicino a Pretoria. Quando altri giornalisti sono andati a verificare, non hanno trovato traccia dei referti medici né di altri documenti. Nel frattempo il quotidiano aveva lanciato una raccolta fondi per la nuova famiglia, ribadendo la sua versione dei fatti. Per il Sudafrica, paese dalla lunga tradizione di giornalismo investigativo, è stata una doccia fredda, racconta News 24: “Quella che doveva essere una storia gioiosa si è trasformata in qualcosa di mostruoso. I presunti genitori si sono schierati l’uno contro l’altra. Rampedi, invece di ammettere l’errore, ha accusato le autorità sanitarie e i reporter che l’avevano smentito”. La credibilità dei mezzi d’informazione è stata messa a dura prova in una fase delicata: il paese affronta la terza ondata della pandemia e il lavoro dei giornalisti impegnati a contrastare le notizie false sul covid-19 che circolano in rete è più importante che mai. ◆

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Questo articolo è uscito sul numero 1415 di Internazionale, a pagina 29. Compra questo numero | Abbonati