◆ Non ci sono dubbi che l’attività umana abbia riscaldato l’atmosfera, gli oceani e la Terra, scrive il Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico (Ipcc) nel suo ultimo rapporto, dedicato agli aspetti scientifici del fenomeno. I prossimi resoconti saranno dedicati agli aspetti più politici, come le strategie di riduzione delle emissioni di gas serra e gli adattamenti necessari a fronteggiare il riscaldamento del pianeta.
A otto anni dall’ultima analisi, i margini d’incertezza si sono ridotti, grazie a nuovi metodi e più dati. “Ci sono stati cambiamenti diffusi e rapidi nell’atmosfera, negli oceani, nella criosfera e nella biosfera”, si legge nel rapporto. L’aumento di gas serra nell’atmosfera a partire dal 1750 è stato senza dubbio causato dalle attività umane, con il conseguente aumento delle temperature. Il cambiamento del sistema climatico non ha precedenti negli ultimi millenni, con effetti su eventi estremi come ondate di calore, precipitazioni abbondanti, siccità e cicloni tropicali. Per esempio, secondo il rapporto, dagli anni cinquanta le ondate di calore sono diventate più frequenti e intense.
Per il futuro sono state considerate più ipotesi. Tuttavia, con qualsiasi tipo di politica adottata riguardo alle emissioni, le temperature continueranno a salire almeno fino alla metà del secolo. Potrebbe comunque essere ancora possibile contenere l’aumento di temperatura entro 1,5 gradi, l’obiettivo dell’accordo di Parigi sul clima.
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Questo articolo è uscito sul numero 1423 di Internazionale, a pagina 100. Compra questo numero | Abbonati