Dopo che George Floyd è stato ucciso da un poliziotto a Minneapolis, a maggio 2020, molti politici e commentatori hanno detto che le proteste antirazziste stavano rovinando il morale degli agenti, al punto che tanti decidevano di licenziarsi o di andare in pensione in anticipo. Questo succedeva mentre gli omicidi aumentavano in molte città, così ha preso piede la proposta di assumere più agenti, sostenuta anche dall’amministrazione Biden. “Ma i dati raccontano una realtà diversa”, scrive il Marshall Project. “Nel 2020 i dipartimenti di polizia nel complesso hanno perso lo 0,9 per cento della forza lavoro rispetto al 2019. Nello stesso periodo l’economia statunitense ha perso in totale il 6 per cento dei lavoratori”.

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Questo articolo è uscito sul numero 1428 di Internazionale, a pagina 34. Compra questo numero | Abbonati