I vulcani della Luna sono rimasti attivi più a lungo di quanto si pensasse: almeno fino a due miliardi di anni fa, in base alla datazione dei frammenti di basalto prelevati dal satellite cinese Chang’e-5 nella pianura Oceanus Procellarum. Le rocce vulcaniche raccolte nelle precedenti missioni risalivano invece a più di tre miliardi di anni fa. Quest’attività vulcanica tardiva, scrive Science, potrebbe essere legata a una fonte di calore prodotta dall’alta radioattività interna. Studiarla servirà a ricostruire la storia della Luna e degli altri corpi celesti rocciosi del sistema solare.
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Questo articolo è uscito sul numero 1431 di Internazionale, a pagina 105. Compra questo numero | Abbonati