Le Nazioni Unite hanno sospeso i voli umanitari su Mekelle, capoluogo del Tigrai, dopo che il 22 ottobre i raid aerei governativi hanno costretto un aereo appena decollato a tornare indietro. L’agenzia Associated Press parla di una possibile tattica intimidatoria di Addis Abeba – che era a conoscenza del volo – in un contesto di tensioni crescenti tra il governo e le organizzazioni umanitarie impegnate ad alleviare la grave crisi nel nord. Mentre l’aviazione etiope moltiplica i raid, s’intensificano i combattimenti di terra tra le forze alleate al potere centrale e quelle vicine ai ribelli tigrini.
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Questo articolo è uscito sul numero 1433 di Internazionale, a pagina 22. Compra questo numero | Abbonati