Il 20 novembre un alto funzionario della sanità zimbabweana ha rivelato che dal 2021 più di quattromila lavoratori del settore (infermieri, medici, altri operatori sanitari) hanno lasciato il paese, scrive il sito sudafricano Iol.co.za. La cifra comprende 1.700 infermieri abilitati che si sono licenziati l’anno scorso e i più di novecento che l’hanno fatto quest’anno. A giugno del 2022 nel settore c’è stato un grande sciopero per chiedere che gli stipendi fossero corrisposti in dollari statunitensi invece che in dollari zimbabweani, dal momento che la valuta locale continua a perdere valore per via dell’inflazione. Molti professionisti hanno trovato lavoro nel Regno Unito, dove il sistema sanitario è in difficoltà per la carenza di personale.
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Questo articolo è uscito sul numero 1488 di Internazionale, a pagina 24. Compra questo numero | Abbonati