La carenza di lavoratori sta spingendo le aziende a eliminare uno dei principali requisiti per molti posti ben pagati: la laurea. Grandi aziende come l’Alphabet (la casa madre di Google), la Delta Air Lines e l’Ibm, scrive il Wall Street Journal, hanno ridotto i titoli di studio richiesti per certe mansioni, puntando di più sull’esperienza e sulle capacità del lavoratore. Ha fatto lo stesso lo stato del Maryland per gli impieghi nell’amministrazione pubblica. Secondo una ricerca del Burning glass institute, un gruppo di studio che si occupa del futuro del lavoro, a novembre negli Stati Uniti i lavori per cui è richiesta la laurea erano il 41 per cento del totale, contro il 46 per cento registrato nel 2019, prima della pandemia.
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Questo articolo è uscito sul numero 1489 di Internazionale, a pagina 108. Compra questo numero | Abbonati