La percezione del silenzio è simile a quella dei suoni. Non deriva quindi da un meccanismo diverso, cioè dall’elaborazione cognitiva dell’assenza di suoni, scrive il settimanale statunitense Pnas. Da un test sperimentale in cui un gruppo di volontari doveva valutare la lunghezza di alcuni eventi acustici è emerso che il cervello rispondeva agli intervalli silenziosi nello stesso modo in cui rispondeva agli stimoli sonori, anche a quelli musicali.
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Questo articolo è uscito sul numero 1520 di Internazionale, a pagina 87. Compra questo numero | Abbonati