“La Cina deve porre fine alle intimidazioni politiche e militari, condividendo la responsabilità della pace nello stretto di Taiwan e nell’intera regione”. Il 20 maggio il presidente taiwanese e leader del Partito progressista democratico (Dpp) Lai Ching-te ha prestato giuramento a Taipei, insediandosi con il nuovo governo, scrive il South China Morning Post. Dopo aver ringraziato il popolo taiwanese “per aver difeso con determinazione la democrazia”, Lai ha sottolineato che Taipei e Pechino non sono subordinate l’una all’altra. Il portavoce del ministero degli esteri cinese Wang Wenbin ha detto che “l’indipendenza di Taiwan è un vicolo cieco”.

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Questo articolo è uscito sul numero 1564 di Internazionale, a pagina 36. Compra questo numero | Abbonati