I negoziati della commissione negoziale intergovernativa sull’inquinamento da plastica, che si sono svolti a Busan, in Corea del Sud, fino alle prime ore del 2 dicembre, si sono conclusi senza un accordo, rimandato al 2025. Al centro della discussione, l’ipotesi di regolare la produzione di plastica, in particolare dei polimeri – materiali grezzi derivati da combustibili fossili – e la dismissione della plastica e delle sostanze chimiche nocive, scrive il Korea Times. La Cina, il più grande produttore di plastica al mondo, ha adottato una posizione più lungimirante del previsto. Ma i paesi produttori di petrolio, come l’Arabia Saudita e la Russia, si sono opposti fermamente a qualsiasi regolamentazione della produzione.
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Questo articolo è uscito sul numero 1592 di Internazionale, a pagina 34. Compra questo numero | Abbonati