I chatbot non sono ancora in grado di diagnosticare le malattie dialogando con i pazienti. Uno studio su Nature Medicine ha valutato le prestazioni di quattro programmi d’intelligenza artificiale nella soluzione di duemila casi clinici.

I chatbot hanno ottenuto dei buoni risultati nei test di medicina a risposta multipla. Nelle simulazioni di colloqui con i pazienti invece hanno mostrato gravi limiti nella raccolta di informazioni sui sintomi e sulla storia familiare, che sono fondamentali per formulare una diagnosi corretta.

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Questo articolo è uscito sul numero 1596 di Internazionale, a pagina 98. Compra questo numero | Abbonati