“Uno dei principali bersagli del presidente Donald Trump e del miliardario Elon Musk nella loro offensiva contro il governo federale è l’Agenzia statunitense per lo sviluppo internazionale (Usaid), creata all’inizio degli anni sessanta per gestire e finanziare i programmi di sostegno allo sviluppo in decine di paesi del mondo”, scrive il Washington Post. “Dopo essere entrato alla Casa Bianca, Trump ha promesso di rivedere tutti i programmi di assistenza all’estero – definiti corrotti e troppo di sinistra – e di assicurarsi che la spesa sia in linea con il suo programma politico ‘America First’”. Si sta muovendo per spostare l’agenzia sotto il controllo del dipartimento di stato, un cambiamento che metterebbe fine alla sua indipendenza. Secondo il New York Times, quasi tutti i diecimila dipendenti dell’Usaid saranno messi in congedo forzato entro il 7 febbraio. Musk, che guida il dipartimento per l’efficienza del governo (Doge), ha detto che l’agenzia deve essere chiusa, un’affermazione molto discutibile secondo gli esperti perché l’agenzia è stata istituita da una legge approvata dal congresso.
Nell’anno fiscale 2023 l’Usaid ha versato quaranta miliardi di dollari – meno dell’1 per cento del bilancio del governo federale – a circa 130 paesi, principalmente attraverso organizzazioni non governative. Tra i principali beneficiari ci sono Ucraina, Etiopia, Giordania, Repubblica Democratica del Congo e Somalia. Sul New Yorker il medico Atul Gawande, che ha lavorato all’Usaid durante l’amministrazione di Joe Biden, ha scritto che nel giro di pochi giorni “sono stati bloccati programmi per la distribuzione di farmaci che in passato hanno permesso quasi di eradicare malattie tropicali, così come quelli che aiutavano più di venticinque paesi a migliorare l’accesso alle vaccinazioni, all’assistenza prenatale, al parto sicuro, alla contraccezione e ad altri servizi sanitari salvavita per 92 milioni di donne e bambini. È stato sospeso il Pepfar, un programma che in questi anni ha fatto molto per finanziare la ricerca di farmaci contro l’hiv e per curare persone affette dal virus. Gli Stati Uniti hanno interrotto la collaborazione con l’Organizzazione mondiale della sanità e con il governo della Tanzania per combattere un’epidemia della malattia da virus Marburg, per la quale non ci sono farmaci o vaccini approvati e il cui tasso di mortalità può raggiungere il novanta per cento”.
Secondo Gawande, gli effetti delle decisioni di Trump vanno oltre la salute. “L’Usaid è il principale strumento non militare degli Stati Uniti per assistere altri paesi in molte aree di cooperazione reciproca. L’agenzia ha costruito una rete di centinaia di migliaia di persone in tutti gli Stati Uniti e nel mondo, un’infrastruttura che è il motore del soft power statunitense”. Inoltre in passato l’Usaid ha collaborato con paesi con cui Washington non ha relazioni diplomatiche, come l’Iran. ◆

Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it
Questo articolo è uscito sul numero 1600 di Internazionale, a pagina 16. Compra questo numero | Abbonati