Come avete deciso di avere un terzo figlio dopo le gemelle? Io e mio marito abbiamo un bambino e stiamo cercando di capire se averne un secondo (ti sarei grato di non pubblicare il mio nome, perché non è una riflessione che in futuro un eventuale secondo figlio dovrebbe leggere)

Ok, non pubblico il tuo nome. Ma permettimi di svelare a chi legge che si tratta di un nome maschile. Questo per spiegare l’inaspettato piacere che mi ha fatto ricevere la tua domanda. Viviamo in un’epoca demoralizzante per le coppie lgbt+ che vogliono avere figli: l’anno scorso la procura di Padova ha cancellato 33 madri dal certificato di nascita di altrettanti bambini con due mamme; il ministero dell’interno è impegnato in una battaglia per tornare a indicare le voci “padre” e “madre” sui documenti dei minori al posto di “genitore”; pochi giorni fa il parlamento ha stabilito che la gestazione per altri sarà punita anche nei paesi in cui è legale, con il chiaro obiettivo di colpire le coppie di uomini che, insieme a tante coppie etero che non riescono ad avere figli, ricorrono a questa pratica. E nel frattempo l’idea di aprire l’adozione alle persone single e quelle lgbt+ non è neanche all’orizzonte. Ma la tua domanda, e soprattutto il tono spontaneo e leggero con cui l’hai scritta, mi ricorda che nonostante l’oscurantismo del governo di estrema destra, la vita va avanti. Non so in che modo tu e tuo marito volete fare un altro figlio, ma il mio consiglio è: fatelo. Per popolare il mondo di persone più belle e dimostrare a chi ci governa che la libertà non si ferma a colpi di decreto.
daddy@internazionale.it

Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it

Questo articolo è uscito sul numero 1586 di Internazionale, a pagina 12. Compra questo numero | Abbonati