Per queste feste natalizie torneremo con nostra figlia adottiva, ormai maggiorenne, nel suo paese d’origine per andare a trovare la sua famiglia biologica, che non conosciamo. Premetto che l’idea è sua. Ovviamente contatteremo preventivamente la famiglia e saremo superorganizzati sotto ogni aspetto. Ma quando sarà il momento di conoscerli, che succederà? –Fabio

Questo incontro avrà tre protagonisti, che probabilmente lo vivranno in modo diverso: voi genitori, vostra figlia e la sua famiglia biologica. Per quanto riguarda voi due, considerando il fatto che vostra figlia è adulta, non mi aspetterei grandi rivoluzioni. Il vostro rapporto con lei è consolidato e non cambierà. Per la sua famiglia d’origine potrebbe esserci qualche conseguenza più importante: incontrare la ragazza potrebbe riaprire vecchie ferite o alterare i loro equilibri. La vera protagonista, però, è vostra figlia: incontrare i suoi genitori biologici potrebbe avere un profondo impatto nel rapporto con se stessa. Chi è dato in adozione deve in qualche modo affrontare la questione di essere stato affidato ad altri, per scelta o per bisogno, e immagino che capire i motivi di questa scelta, o anche decidere di non volerli scoprire, sia molto utile per raggiungere un equilibrio personale. Il vostro ruolo, com’è sempre stato, sarà quello di starle accanto e sostenerla in questa fase delicata. E di farlo con il massimo dell’apertura mentale: se lei creerà un rapporto con la sua famiglia d’origine sarà una cosa bella per lei e per tutti voi, perché non farà altro che arricchirvi tutti emotivamente.

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Questo articolo è uscito sul numero 1588 di Internazionale, a pagina 16. Compra questo numero | Abbonati