Ho due figlie gemelle omozigoti di sei anni e mezzo. Vanno molto d’accordo, ma mi piacerebbe che vivessero anche esperienze da sole, per costruirsi un’identità. Sono in classe insieme (scelta obbligata perché la scuola è piccola) e fanno insieme le attività sportive pomeridiane perché al momento nessuna delle due ha manifestato una preferenza: le nuove esperienze vogliono svolgerle solo in coppia. Consigli? –Nausicaa
Sono padre di gemelle e ho sempre cercato di offrirgli ogni possibilità di avere uno spazio individuale. Due gemelle condividono tutte le fasi di vita: le tappe importanti, il primo giorno di scuola, i compleanni (motivo per il quale da noi si fanno sempre due torte e due canzoni di tanti auguri separate). Se sulla scuola non c’era possibilità di mandarle dove potessero stare in due classi diverse, almeno sul resto cercate di fare il possibile per separarle. Le attività pomeridiane sono un ottimo contesto dove presentarsi ognuna per conto suo. Oppure, se hanno amiche diverse in classe, organizzate pomeriggi di gioco separati: invitate l’amichetta di una figlia a giocare mentre mandate l’altra figlia a giocare da una sua amica. E poi passate pomeriggi con una sola delle due, mandatele singolarmente dai nonni. Insomma, ogni occasione è buona per evitare che le bambine sviluppino un sistema di interazione a due, dove si gioca, si socializza e si scopre il mondo in simbiosi con la propria sorella. Le mie figlie, a quasi 17 anni, oggi hanno identità molto indipendenti, ma il rapporto di gemelle è rimasto meravigliosamente speciale.
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Questo articolo è uscito sul numero 1591 di Internazionale, a pagina 18. Compra questo numero | Abbonati