I libri italiani letti da un corrispondente straniero. Questa settimana la freelance norvegese Eva-Kristin Urestad Pedersen.
Devo ammettere che ho letto gran parte di questo libro su un’isoletta in mezzo all’oceano Indiano. Cosa che probabilmente ha aumentato non di poco il suo fascino. Però credo che chiunque abbia un interesse per la geografia, per la storia oppure solo per le mappe del mondo antico, possa trarre piacere dal leggerlo. Il libro di Marcello Valente ti fa assaggiare le primissime impressioni di terre, oceani e popoli completamente nuovi, cibo che non conosci, odori e profumi che non hai mai sentito prima, e ti suggerisce com’era viaggiare quando non sapevi cosa aspettarti dietro la prossima collina. Non è un libro da leggere seguendo l’indice. Io sono andata avanti e indietro in base a quello che m’incuriosiva di più: le esplorazioni di Alessandro Magno oppure il viaggio degli antichi romani verso nord, fino a Skagen, sulla punta estrema della Danimarca, poco distante da dove sono nata. Associare i posti e i nomi delle esplorazioni antiche a qualcosa che conosco ha diminuito la distanza tra le imprese dei viaggiatori antichi e quelle di chi viaggia oggi. Allora servivano più tempo e molto più coraggio, ma la sensazione di scoprire una terra nuova la possiamo provare anche noi. Il mondo, comunque, è sempre quello. ◆
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Questo articolo è uscito sul numero 1558 di Internazionale, a pagina 88. Compra questo numero | Abbonati