Nel marzo 2022 il quotidiano statunitense Usa Today nomina tra le donne dell’anno Rachel Levine, funzionaria trans­gender dell’amministrazione Biden. Il sito satirico di destra The Babylon Bee pubblica su Twitter una foto di Levine con la scritta “Man of the year”. Twitter decide di cancellare il tweet per istigazione alla violenza. L’attrice britannica Talulah Riley scrive un messaggio a Elon Musk, suo ex marito e uno degli uomini più ricchi del pianeta, lamentandosi della censura che Twitter attua nei confronti degli utenti. “Dovresti comprarti Twitter e sistemarlo”, gli suggerisce. Per Musk quello è l’inizio di una subdola e violenta scalata a una delle piattaforme più influenti del mondo occidentale. La comunione d’intenti con Jack Dorsey, fondatore dell’azienda, la spregiudicata acquisizione di quote azionarie e il bullismo nei confronti dei dipendenti nel giro di poche settimane hanno cambiato per sempre il destino di Twitter e dei suoi utenti. Bisogna un po’ sopportare lo stile grossolano del racconto e della produzione per godere del materiale a disposizione dell’inchiesta: messaggi, chat di WhatsApp e Slack, conversazioni private. Informazioni che permettono di capire quanto un solo uomo abbia così tanto potere da tenere sotto scacco governi, azionisti, dipendenti, elettori e la democrazia stessa, rivelatasi più fragile che mai. ◆

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Questo articolo è uscito sul numero 1513 di Internazionale, a pagina 86. Compra questo numero | Abbonati