Un’isola dalle lunghe e belle spiagge di sabbia, dove il mare ha i colori paradisiaci dei Caraibi e la natura, tonificante, è onnipresente. Gotland è un po’ la Corsica degli svedesi, che amano venire sulle rive del Baltico. Lo spazio non manca: l’isola è lunga 176 chilometri e larga 52. Tremila chilometri quadrati per appena 61mila abitanti, anche se d’estate la popolazione aumenta molto. Gli abitanti di Stoccolma più fortunati hanno una casa di famiglia qui. Si sbarca con il traghetto o in aereo nella città anseatica di Visby, per scoprire un centro storico e una cittadella medievale che fa parte del patrimonio mondiale Unesco.
A Visby la storia dei vichinghi e dei guerrieri si respira ovunque. Per conoscerla meglio bisogna fare un giro al Gotlands museum fornsalen – letteralmente “la sala delle antichità” – il museo nella città vecchia. Ospita dei veri e propri tesori: gioielli in argento dell’epoca vichinga, armature medievali che ricordano l’invasione danese del 1361, monete dell’età della pietra, dell’epoca vichinga e del medioevo. Gli appassionati a volte le trovano anche sulle spiagge o nei loro giardini: nel 2020 un abitante del sud dell’isola ha scoperto più di cinquanta monete di epoca vichinga nella tana di alcuni conigli. Il museo propone anche un’immersione nella particolare geologia dell’isola, tra barriere coralline e pietre calcaree.
Fin dall’epoca vichinga Gotland è stata un luogo strategico nella regione. Durante la guerra fredda la sua vicinanza con i paesi baltici e l’enclave russa di Kaliningrad la collocava al centro della difesa svedese. E nel gennaio 2022, mentre l’esercito russo si preparava a invadere l’Ucraina, quello svedese è arrivato sull’isola in forze per fronteggiare la minaccia russa.
Le ventisette torri
La città vecchia di Visby è circondata da alte mura e da ventisette torri: la più antica, Kruttornet, risale al 1166. Ci sono piccoli vicoli lastricati e case del trecento con facciate colorate. La passeggiata è semplice e si può fare a tutte le età. Il luogo ha ispirato la città immaginaria di Koriko, dove vive la piccola strega del film di animazione Kiki, di Hayao Miyazaki, uscito nel 1989. Sull’isola si sono trasferiti molti artigiani, che nei loro negozi vendono oggetti di design, mobili su misura, ceramiche, gioielli in argento o vestiti caldi in lana di pecora, l’animale simbolo dell’isola. Il monumento da non perdere sono le imponenti rovine della chiesa di Sankta Karin, inaugurata nel 1412.
Per una vera immersione nell’atmosfera della città i più coraggiosi possono partecipare al Medeltidsveckan, il festival medievale che si svolge ogni agosto. Per un’intera settimana la città fa un tuffo nel passato, ai tempi del medioevo. Abitanti (e attori) si prestano volentieri indossando costumi di cavalieri o principesse in pericolo. Spettacoli e animazioni, tra cui una gara di lancio dei tronchi. Ma cosa si cerca veramente a Gotland, sia in estate sia in inverno? La calma assoluta. L’isola ha diciotto abitanti per chilometro quadrato, concentrata soprattutto a Visby e nei dintorni. Per andare in giro è consigliabile usare l’auto, ma ci sono anche molte piste ciclabili che permettono delle bellissime gite.
A dieci chilometri a nord di Visby c’è la piccola località di Brissund, in cui una stretta strada di campagna collega alcune case grandi e belle, e alla fine offre una vista incredibile sul mare, con tutta una serie di casette di pescatori lungo la spiaggia. Al caffè Själsö Bageri, con terrazza in legno di teak e sdraio, si possono gustare probabilmente i migliori kanelbullar dell’isola, i tipici dolci svedesi alla cannella. A venti chilometri a sud, sempre lungo la costa, il villaggio di Gnisvärd è caratterizzato dalle case tradizionali dei pescatori, fatte in legno e dipinte di rosso o giallo. Alcune si possono affittare per brevi periodi. Il villaggio è famoso anche per le sue tombe in pietra dell’età del bronzo, disposte a forma di nave.
Nella stessa parte dell’isola, la spiaggia di Tofta e i suoi cinque chilometri di sabbia bianca sono una sorta di paradiso per i surfisti. Negli ultimi anni sono nate molte scuole di surf, che in alcuni casi offrono la possibilità di campeggiare sulla spiaggia e di approfittare della loro tradizionale sauna in legno. Durante i fine settimana le numerose spiagge dell’isola –ci sono ottocento chilometri di costa – sono frequentate dalle famiglie. La temperatura del mar Baltico, circa 17 gradi in estate, non sembra raffreddare l’entusiasmo degli svedesi. La mattina presto non è raro incontrare piccoli gruppi di persone che passeggiano nell’acqua, vestiti con delle mute integrali.
Da lì si può proseguire sulla strada di Västerhejde, che passa lungo il campo da golf di Suderbys (sull’isola ce ne sono una decina) e arriva al Lilla Bjers, la tenuta di Margareta e Göran Hoas. Lilla Bjers è una fattoria, che ha anche un ristorante e un negozio di prodotti alimentari. Un’oasi di pace di diciannove ettari. Sotto le serre tutto è biologico e non si butta via niente: le fragole di fine stagione si trasformano in aceto e la linfa delle betulle che costeggiano la fattoria è usata nei dolci. Sull’isola ci sono circa 1.400 fattorie in cui si allevano agnelli, mucche e pecore. Molte producono formaggi o coltivano patate.
Traversata sulla chiatta
Un soggiorno a Gotland non sarebbe completo senza un’escursione a nord, sulla piccola isola di Farö. È più esposta ai venti orientali rispetto a Gotland ed è molto arida. Le spiagge sembrano lunari, con i loro raukar, le grandi torri in pietra calcarea modellate dalle onde.
Dal piccolo porto di Farösund, a 56 chilometri da Visby, una chiatta, che imbarca anche le auto e le biciclette, fa la traversata in sei minuti. Il regista Ingmar Bergman aveva fatto di questa piccola isola il suo punto di riferimento negli anni sessanta, quando girò Come in uno specchio (1961). Tornò poi per Persona (1966) e per costruirci una casa.
Il Bergman center, un piccolo museo dedicato al regista, offre un’introduzione al suo universo: la sua casa di fronte al Baltico, dal design ovviamente scandinavo e con il legno onnipresente, è “visitabile” in realtà aumentata, e ospita regolarmente degli artisti. Del resto il luogo invita alla creazione e alla calma. ◆adr
Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it
Questo articolo è uscito sul numero 1491 di Internazionale, a pagina 82. Compra questo numero | Abbonati