Europa

Opposizione cancellata

Pavel Golovkin, Ap/LaPresse

Aleksej Navalnyj (nella foto), il principale oppositore di Vladimir Putin, in prigione dal gennaio 2021, è stato condannato ad altri nove anni di carcere duro per appropriazione indebita e oltraggio alla corte. Navalnyj è stato ritenuto colpevole di essersi impossessato di quasi cinque milioni di dollari raccolti dalla sua fondazione contro la corruzione, messa fuorilegge nel 2021. Un verdetto costruito a tavolino, ha denunciato l’oppositore, che “conferma come la Russia stia continuando a reprimere ogni voce critica verso il Cremlino”, commenta la Bbc. “Non c’è più spazio per il minimo dissenso”. ◆

Si ferma il green deal

Chris Sattlberger, Getty Images

Dopo il consiglio dei ministri dell’agricoltura, la Commissione europea ha deciso di rinviare a data da destinarsi la presentazione di due proposte chiave per le strategie del green deal europeo in campo agroalimentare, prevista per il 23 marzo. Secondo Euractiv la proposta di riforma della direttiva sull’uso sostenibile dei pesticidi avrebbe dovuto fissare l’obiettivo vincolante di ridurre del 50 per cento l’uso di queste sostanze entro il 2030, e in base al nuovo regolamento sul ripristino delle aree naturali almeno il 10 per cento dei terreni agricoli avrebbe dovuto essere destinato ad ambienti a elevata biodiversità come siepi e laghi. Dopo l’invasione russa dell’Ucraina diversi paesi, soprattutto dell’Europa orientale, avevano chiesto a Bruxelles di riconsiderare queste misure, sostenendo che avrebbero ridotto la produzione agricola in un momento in cui il blocco di gran parte delle importazioni di cereali e mangimi per animali e l’aumento dei prezzi dei fertilizzanti mettono in pericolo la sicurezza alimentare europea. Le organizzazioni ambientaliste hanno accusato le lobby del settore agroalimentare di sfruttare l’emergenza per bloccare la transizione all’agricoltura sostenibile, ma Bruxelles ha finito per cedere alle pressioni, autorizzando anche la coltivazione dei terreni che avrebbero dovuto rimanere a riposo.

Il tramonto di Borisov

B. Troshev, Anadolu Agency/Getty

È durata meno di ventiquattr’ore la carcerazione preventiva dell’ex primo ministro bulgaro Bojko Borisov ( nella foto ), arrestato con accuse di corruzione giovedì 17 marzo e rilasciato il giorno dopo. In mancanza di prove certe, la procura non ha formulato alcuna accusa nei suoi confronti. Borisov, leader del partito Gerb, oggi all’opposizione, e per undici anni alla guida del paese, era stato fermato il giorno dopo la visita in Bulgaria della procuratrice capo dell’Unione europea, Laura Kövesi, per irregolarità nell’uso dei fondi europei. La versione bulgara di Deutsche Welle punta il dito contro la mancanza di coraggio della procura. Secondo E-Vestnik, comunque andrà a finire la vicenda giudiziaria la carriera politica dell’ex premier è finita: “Nessun partito oggi accetterebbe il Gerb e Borisov in una coalizione di governo, a prescindere dai futuri risultati elettorali. Anzi, è probabile che prima delle prossime elezioni l’ex primo ministro sia di nuovo arrestato e forse condannato”.

Yvan Colonna è morto

Daniel Pier, NurPhoto/Getty

Il militante indipendentista corso Yvan Colonna è morto il 22 marzo in un ospedale di Marsiglia, quasi tre settimane dopo essere stato aggredito da un altro detenuto nel carcere di Arles. Colonna, 61 anni, era stato arrestato nel 2003, dopo una lunga latitanza, per l’omicidio del prefetto della Corsica Claude Érignac. La sua aggressione aveva scatenato le violente proteste dei nazionalisti corsi, che accusano lo stato di non aver fatto abbastanza per proteggerlo e per aver rifiutato il suo trasferimento in un carcere dell’isola. A meno di un mese dal primo turno delle elezioni presidenziali, la vicenda ha riportato la questione corsa al centro della politica francese, scrive FranceInfo: il presidente Emmanuel Macron ha dichiarato che la concessione dell’autonomia all’isola “non è un tabù”.

Repubblica Ceca L’ex premier ceco Andrej Babiš è stato incriminato con l’accusa di appropriazione indebita di fondi europei. Rischia fino a dieci anni di prigione.

Spagna Alberto Feijóo, presidente della comunità autonoma della Galizia, è stato eletto alla guida del Partito popolare. Feijóo prende il posto di Pablo Casado, che si è dimesso alla fine di febbraio dopo essere entrato in contrasto con la governatrice di Madrid Isabel Ayuso.

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1453 - 25 marzo 2022
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