“Gli importatori europei si stanno affrettando a riempire i loro depositi di gasolio russo man mano che si avvicina il 5 febbraio 2023, data in cui entrerà in vigore l’embargo ai prodotti petroliferi raffinati di Mosca”, scrive la Reuters. Il divieto potrebbe creare una carenza di gasolio a cui l’Europa spera di rimediare comprando quello prodotto in Cina. Attualmente le importazioni europee di gasolio russo sono di 770mila barili al giorno. Mosca è stata a lungo il principale fornitore di gasolio del continente, le cui raffinerie non producono abbastanza per soddisfare la domanda interna. Nel 2022 metà delle importazioni europee di gasolio è arrivata dalla Russia.
Corsa al gasolio russo
La Tsmc arriva in Germania
La taiwanese Tsmc, il più importante produttore mondiale di processori, vuole aprire una nuova fabbrica in Europa, in particolare a Dresda, in Germania, scrive la Frankfurter Allgemeine Zeitung. La decisione definitiva non è stata ancora presa, spiega il quotidiano, ma l’azienda asiatica ha confermato i primi colloqui con i fornitori.
Pompe di calore e auto elettriche
“Il piano del governo tedesco d’installare negli edifici pompe di calore al posto delle caldaie a gas e di agevolare la diffusione dei veicoli con motore elettrico rischia di sovraccaricare la rete elettrica nazionale, scrive Die Tageszeitung. L’allarme è stato lanciato da Klaus Müller, il capo dell’agenzia statale che gestisce la rete. Müller ha sottolineato che la diffusione incontrollata di pompe di calore e di stazioni di ricarica per i veicoli elettrici potrebbe provocare anche dei blackout in alcune zone della Germania. Berlino prevede di far installare cinquecentomila nuove pompe di calore all’anno negli edifici, ed entro il 2030 di portare sulle strade tedesche almeno quindici milioni di automobili elettriche.
Terre rare nel sottosuolo
Il gruppo minerario svedese Lkab ha scoperto un importante giacimento di terre rare nella regione di Kiruna, nel nord del paese scandinavo, scrive la Neue Zürcher Zeitung. L’azienda, di proprietà dello stato, stima che la riserva sia di un milione di tonnellate. Le terre rare sono un gruppo di diciassette elementi chimici fondamentali per la fabbricazione di molti prodotti tecnologici. “È una buona notizia non solo per la Lkab, per Kiruna e per la Svezia, ma anche per l’Europa e il clima”, ha dichiarato Jan Moström (nella foto con la ministra dell’energia Ebba Busch), amministratore delegato della Lkab, secondo il quale il giacimento potrebbe soddisfare buona parte del fabbisogno di terre rare nell’Unione europea per la produzione di magneti permanenti (componenti dei motori delle auto elettriche) e pale eoliche. Secondo la commissione europea, la domanda di terre rare crescerà di almeno cinque volte entro il 2030. Oggi il continente importa questi minerali dalla Cina, che domina il mercato mondiale. ◆
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