Il 5 febbraio è entrato in vigore l’embargo dell’Unione europea sui prodotti petroliferi russi, tra cui il carburante diesel, che si aggiunge a quello sul greggio, scattato il 5 dicembre 2022, scrive Le Monde. Secondo la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, le sanzioni sul petrolio e i suoi derivati costano alla Russia “circa 160 milioni di euro al giorno”. A gennaio il ministero delle finanze russo aveva confermato che le entrate del fondo sovrano, in cui confluiscono quelle del petrolio, erano scese di 38,1 miliardi di dollari nel giro di un mese. Il fondo, spiega il quotidiano francese, ha permesso finora al Cremlino di assorbire il deficit del bilancio pubblico.
Embargo sul diesel russo
Le nuove sfide con ChatGpt
Il 6 febbraio Google ha annunciato il lancio di Bard, scrive il Financial Times. ChatGpt è un software dell’azienda californiana OpenAi in grado di generare in pochi secondi un testo su qualunque argomento, rispondendo alle domande dell’utente. L’8 febbraio la Microsoft ha invece deciso di integrare ChatGpt nel suo motore di ricerca Bing.
Banconote pesanti
Il 3 febbraio la banca centrale argentina ha annunciato l’emissione di una nuova banconota da duemila pesos nel tentativo di contrastare l’inflazione galoppante che affligge l’economia nazionale, scrive la Bbc. Varrà undici dollari al cambio ufficiale e arriva dopo che alla fine del 2022 l’aumento dei prezzi al consumo in Argentina ha raggiunto il tasso record del 95 per cento, il più alto livello dell’inflazione dal 1991. La banconota di taglio più grande attualmente in circolazione è quella da mille pesos, che sul mercato dei cambi alternativo vale appena 2,7 dollari. A settembre del 2022 la banca centrale argentina, nel tentativo di contenere l’inflazione, aveva portato il costo del denaro al 75 per cento.
I corrieri vanno assunti
In Spagna Amazon dovrà assumere i corrieri come dipendenti fissi, scrive Die Tageszeitung. Lo ha deciso il 2 febbraio il tribunale di Madrid, chiamato a pronunciarsi sull’azione legale avviata, insieme al sindacato Unión general de trabajadoras y trabajadores (Ugt), da alcuni corrieri di Amazon Flex, il servizio di consegna gestito attraverso un’app che indica i pacchi da consegnare, il magazzino in cui si trovano e i dati dei destinatari. Secondo i giudici, questi fattorini sono autonomi solo in apparenza: sono costretti a lavorare con un mezzo di trasporto proprio e a consegnare autonomamente pacchi con l’aiuto dell’app, ma di fatto dipendono da Amazon. Il pronunciamento richiama una sentenza simile, emessa il 25 settembre 2020, che riguardava i corrieri del servizio di consegna di pasti Glovo. Nell’agosto del 2021, inoltre, il governo spagnolo aveva fatto approvare una legge che vieta questi rapporti di lavoro solo all’apparenza autonomo. Amazon ora ha la possibilità di ricorrere in appello. ◆
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