Il quotidiano panarabo Al Quds Al Arabi pubblica in prima pagina la foto del funerale di Mohammed al Tamimi, il bambino palestinese di tre anni ucciso dalle forze di sicurezza israeliane. È stato colpito alla testa il 1 giugno mentre stava uscendo di casa insieme al padre in un villaggio vicino a Ramallah, in Cisgiordania, ed è morto quattro giorni dopo in un ospedale israeliano in cui era stato trasferito. I soldati israeliani hanno comunicato di aver sparato mentre inseguivano due uomini armati che avevano aperto il fuoco in una vicina colonia ebraica. La famiglia del bambino ha annunciato di voler ricorrere alla Corte penale internazionale. Con la morte di Mohammed al Tamimi, sale a ventotto il numero di bambini uccisi dai proiettili dell’esercito israeliano nel 2023, conclude il giornale: sette nella Striscia di Gaza e ventuno in Cisgiordania. ◆ Circa trentamila persone hanno partecipato il 1 giugno alla 21ª parata dell’orgoglio e della tolleranza a Gerusalemme, la prima organizzata sotto un governo di cui fanno parte persone apertamente ostili alla comunità lgbt+. ◆
Il ventottesimo bambino
Matrimonio reale
Il matrimonio celebrato il 1 giugno ad Amman tra il principe ereditario Hussein bin Abdallah e Rajwa al Saif, un’architetta saudita imparentata con la famiglia reale di Riyadh, è stato l’occasione per offrire un messaggio di ottimismo, scrive il quotidiano giordano Al Ghad. Secondo il sito panarabo Al Nabd è anche un’opportunità per riavvicinare la monarchia hashemita e il regno saudita dopo anni di relazioni tese. E potrebbe portare a un nuovo sostegno finanziario alla Giordania, in grande difficoltà economica.
Opposizione più forte
L’opposizione, soprattutto islamista, esce rafforzata dalle legislative del 6 giugno . I cittadini del Kuwait sono stati chiamati alle urne per risolvere una crisi politica scatenata da uno scontro tra governo e parlamento. Il nuovo parlamento è composto dagli stessi politici di quello precedente, con l’eccezione di dodici deputati dell’opposizione, che ha ottenuto 29 seggi su cinquanta. È stata eletta una sola donna. Il quotidiano Al Rai ricorda che, anche se il potere è concentrato nelle mani della famiglia reale, dal 1962 il Kuwait ha un sistema parlamentare che controlla le azioni del governo.
Finita la tregua
Nella capitale sudanese Khartoum si sono intensificati i combattimenti dopo che non è stato prolungato il cessate il fuoco proclamato inizialmente il 22 maggio e più volte rinnovato, si legge su Al Araby al Jadid. In città l’esercito regolare comandato dal generale Abdel Fattah al Burhan sta avanzando e conquistando nuove aree. Secondo gli abitanti intervistati dal giornale, il pericolo maggiore per i civili sono i paramilitari delle Forze di supporto rapido (Rsf), guidati dal generale Mohamed Hamdan Dagal o . I combattimenti imperversano anche in altre parti del paese, per esempio nella regione occidentale del Darfur, in cui le Rsf hanno preso il controllo della città di Kutum, scrive Radio Dabanga. Negli scontri dello scorso fine settimana sono morte almeno quaranta persone. Il bilancio complessivo delle vittime dal 15 aprile è di 1.800 morti, secondo l’organizzazione Acled. Le Nazioni Unite stimano che un milione e mezzo di sudanesi abbiano dovuto abbandonare le loro case. Più della metà della popolazione ha bisogno di aiuti e di protezione.
L’esplosione dei prezzi
I prezzi dei trasporti e dei prodotti di prima necessità sono saliti alle stelle in Nigeria dopo che, nel suo discorso d’insediamento, il presidente Bola Tinubu ha detto di voler rimuovere i sussidi statali sui carburanti. Dopo l’annuncio i prezzi della benzina sono più che raddoppiati, scrive Premium Times, che esprime preoccupazione per i milioni di nigeriani già in condizioni di povertà. Nel nordovest del paese, negli stati dove si sono insediati nuovi governatori, è stato registrato un aumento degli attacchi di gruppi terroristici e di criminali. Almeno 61 persone sono state uccise nelle violenze negli stati di Zamfara e Sokoto, racconta il quotidiano, secondo cui l’obiettivo dei terroristi è fare pressione sui nuovi governatori.
Guinea-Bissau Il 4 giugno gli elettori sono tornati alle urne per eleggere il parlamento, sciolto un anno fa dal presidente Umaro Sissoco Embaló. Nel febbraio 2022 Embaló era sopravvissuto a un golpe, da cui era nato uno scontro tra lui e i parlamentari.
Uganda Il presidente Yoweri Museveni ha reso noto il 3 giugno che 54 soldati ugandesi sono rimasti uccisi in un attacco del gruppo jihadista Al Shabaab. Il 26 maggio centinaia di miliziani hanno attaccato la base somala di Bulo Marer, costringendo alla fuga i militari del contingente internazionale.
Articolo precedente
Articolo successivo
Inserisci email e password per entrare nella tua area riservata.
Non hai un account su Internazionale?
Registrati