Europa

Gli indizi portano a Kiev

A quasi un anno dalla distruzione del gasdotto Nord Stream, secondo un’inchiesta dello Spiegel e della tv pubblica tedesca Zdf gli indizi raccolti confermano quello che già da qualche mese molti sospettavano: a far saltare il gasdotto sottomarino che collegava la Russia alla Germania sarebbe stato un commando ucraino, per togliere a Mosca un’importante fonte di finanziamento e uno strumento di pressione sui paesi europei dipendenti dalle sue esportazioni. Gli inquirenti hanno individuato l’imbarcazione usata dal gruppo, su cui sono state trovate tracce dell’esplosivo impiegato nell’attentato, e hanno accertato che i componenti del commando si trovavano in Ucraina poco prima dell’azione. L’ipotesi di un coinvolgimento russo, sostenuta da gran parte della stampa occidentale subito dopo l’attacco, appare invece sempre meno plausibile. Questo spiega perché il governo tedesco sta cercando di mantenere il riserbo sulle indagini: se fosse confermato che il governo ucraino ha ordinato la distruzione di un’infrastruttura di vitale importanza per la Germania, Berlino non potrebbe fare finta di niente; ma allo stesso tempo interrompere il sostegno militare a Kiev mentre la guerra è ancora in corso sarebbe politicamente impensabile. ◆

Nuovo scontro sulla laicità

Nicolas Tucat, Afp/Getty

Il 27 agosto, a una settimana dalla ripresa delle lezioni, il ministro dell’istruzione Gabriel Attal ha annunciato che nelle scuole francesi sarà vietato indossare l’abaya, un vestito femminile usato nei paesi islamici che copre tutto il corpo tranne le mani e la testa. Negli ultimi mesi la sua diffusione tra le studenti aveva riacceso il dibattito sulla laicità negli istituti francesi, dove è già vietato portare il velo e altri simboli religiosi. I partiti di destra chiedevano da tempo di vietarlo, mentre la sinistra è divisa, nota Le Monde: il Partito socialista e i comunisti sono favorevoli al divieto, La France insoumise ha invece annunciato che farà ricorso al consiglio di stato contro la decisione.

Vietato bruciare il Corano

Il governo danese ha annunciato una proposta di legge che renderebbe la profanazione di oggetti religiosi in pubblico un reato punibile con il carcere, scrive Politiken. L’intenzione dichiarata è impedire il ripetersi delle proteste in cui il Corano è stato bruciato davanti a moschee e ambasciate, che negli ultimi mesi hanno provocato forti tensioni con i paesi islamici. Secondo alcuni però si rischia di limitare la libertà d’espressione.

Automobilisti in rivolta

Hollie Adams, Reuters/Contrasto

L’espansione della Zona a emissioni ultra ridotte (Ulez), che dal 29 agosto copre tutto il territorio di Londra, ha provocato forti proteste e atti di vandalismo nelle periferie della capitale. La misura, che prevede una tariffa giornaliera di 12,5 sterline per i veicoli più vecchi e inquinanti, era stata introdotta nel 2019 dal sindaco laburista Sadiq Khan, che l’ha messa al centro della sua campagna per ridurre l’inquinamento dell’aria. La sua estensione alle aree periferiche, cominciata nel 2021, è sempre stata fortemente impopolare, ed è considerata il principale motivo per cui i laburisti hanno perso le elezioni suppletive nel collegio di Uxbridge a luglio. Anche per questo Khan ha rinunciato a imporre una zona a emissioni zero nel centro di Londra, riferisce il Financial Times.

Un candidato discutibile

La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha annunciato che proporrà il ministro degli esteri olandese Wopke Hoekstra come sostituto di Frans Timmermans, dimessosi da vicepresidente e commissario per il clima per candidarsi come leader della coalizione tra laburisti e verdi alle elezioni di novembre nei Paesi Bassi. Il cristianodemocratico Hoekstra era stato indicato dal governo olandese, ma la sua nomina, che dovrà essere confermata dal parlamento europeo, ha suscitato forti polemiche per la sua mancanza di esperienza sul tema, per l’ostilità del suo partito alla transizione energetica e perché in passato ha lavorato per la Shell, una delle principali aziende del settore dei combustibili fossili, scrive Politico. Anche per questo la responsabilità del green deal europeo non sarà affidata a lui ma al vicepresidente Maroš Šefčovič.

Russia-Ucraina Il 30 agosto la Russia ha lanciato il bombardamento più intenso degli ultimi mesi contro Kiev, uccidendo almeno due persone. Lo stesso giorno alcuni droni ucraini hanno danneggiato almeno quattro aerei militari da trasporto nell’aeroporto di Pskov. Intanto l’esercito ucraino ha annunciato di aver conquistato il villaggio di Robotyne e di aver varcato la prima linea di difesa russa.

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1527 - 1 settembre 2023
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