Americhe

Un plebiscito per Bukele

Alex Pena, Anadolu/Getty

“La notte del 4 febbraio, ancora prima che il tribunale supremo elettorale del Salvador rendesse pubblici i risultati ufficiali delle elezioni presidenziali e legislative, il presidente uscente Nayib Bukele (nella foto), 42 anni, si è dichiarato vincitore con più dell’80 per cento delle preferenze”, scrive il sito indipendente El Faro. Bukele governerà il paese centroamericano per altri cinque anni, anche se sei articoli della costituzione vietano espressamente la possibilità per un presidente di svolgere due mandati consecutivi. Oggi nel Salvador, scrive il giornalista salvadoregno Carlos Dada in una column sul País, “non esistono istituzioni in grado d’imporre a Bukele sanzioni o limiti al suo potere. Stiamo assistendo dal vivo alla nascita di una dittatura”. ◆

Abusi sessuali nell’hockey

Ethan Miller, Getty

“Nel mondo dell’hockey sul ghiaccio canadese si torna a parlare di abusi sessuali”, scrive il Globe and Mail. Cinque giocatori – Alex Formenton, Carter Hart, Michael McLeod, Cal Foote e Dillon Dubé ( nella foto ) – sono stati incriminati per aggressione sessuale. I fatti risalgono al 2018, quando una donna di 24 anni andò dalla polizia sostenendo di essere stata aggredita da otto giocatori, alcuni dei quali facevano parte della nazionale giovanile, dopo la cena per una raccolta fondi a London, in Ontario. Gli agenti aprirono un’inchiesta ma la chiusero pochi mesi dopo. Nel 2022 si è saputo che la donna aveva raggiunto un accordo extra-giudiziale con Hockey Canada, la federazione nazionale. Si è scoperto anche che la federazione aveva fatto altri accordi di questo tipo negli anni. A quel punto la polizia di London ha deciso di riaprire il caso. A fine gennaio del 2024 sono state annunciate le incriminazioni. Durante una conferenza stampa Thai Truong, il capo del dipartimento di polizia di London, si è scusato con la donna per non aver fatto abbastanza per raccogliere le prove durante la prima indagine. Anche la National hockey league, la lega professionistica che comprende squadre canadesi e statunitensi, ha aperto un’inchiesta. Tutti i giocatori accusati sostengono di essere innocenti.

Valparaíso brucia

“Le immagini degli incendi forestali che dal 2 febbraio stanno colpendo le zone centrali del Cile, in particolare la regione di Valparaíso, poco più di cento chilometri a ovest della capitale Santiago, raccontano la tragedia di uomini e donne rimasti intrappolati dalle fiamme. Quando l’incendio viene domato e la cortina di fumo si dissolve, alcuni corpi sono coperti con un lenzuolo mentre altri rimangono sotto gli occhi di tutti. Finora il bilancio, destinato ad aumentare, è di almeno 131 persone morte, di cui solo trenta sono state identificate”, scrive Flora Genoux, corrispondente del quotidiano Le Monde. Il presidente cileno Gabriel Boric il 4 febbraio ha visitato la regione più colpita dagli incendi e ha dichiarato due giorni di lutto nazionale. Poi ha aggiunto che si tratta della tragedia più grande vissuta dal paese dopo il terremoto e lo tsunami del 2010, quando morirono cinquecento persone. Migliaia di case sono state distrutte dalle fiamme con i danni maggiori registrati a Viña del Mar. Secondo i dati del ministero dell’interno, il 3 febbraio gli incendi avevano bruciato 43mila ettari in tutto il pa­ese, soprattutto nel centrosud.

Primo ministro contestato

“Il 5 febbraio manifestazioni e blocchi stradali hanno paralizzato le principali città di Haiti, interrompendo alcune strade e il trasporto pubblico”, si legge sulla Reuters. Sono state chiuse banche, scuole e agenzie governative e ci sono stati scontri tra manifestanti e agenti della polizia. Nella capitale Port-au-Prince una folla riunita davanti all’ufficio del primo ministro ad interim Ariel Henry è stata dispersa con i gas lacrimogeni. I manifestanti chiedono le sue dimissioni e la convocazione di elezioni. Durante l’amministrazione Henry, in carica da luglio del 2021 (poco dopo l’omicidio del presidente Jovenel Moïse), le bande criminali hanno esteso il loro controllo ad Haiti e nella capitale, seminando terrore e violenza.

Santiago, 6 febbraio 2024 (Sebastián Vivallo Oñate, Agencia Makro/Getty)

Cile Il 6 febbraio l’ex presidente conservatore Sebastián Piñera è morto in un incidente a bordo di un elicottero, che è precipitato sopra il lago Ranco, nella regione Los Ríos, nel sud del paese. Piñera aveva guidato il paese per due mandati, dal 2010 al 2014 e dal 2018 al 2022.

Stati Uniti Una corte d’appello federale ha stabilito che Donald Trump non gode dell’immunità per i reati commessi nel periodo in cui era presidente, e che quindi il processo per il tentativo di ribaltare l’esito delle elezioni può andare avanti. Trump farà ricorso alla corte suprema.

Altro da questo numero
1549 - 9 febbraio 2024
Abbonati a Internazionale per leggere l’articolo.
Gli abbonati hanno accesso a tutti gli articoli, i video e i reportage pubblicati sul sito.
Black Friday Promo