Americhe

Hunter Biden condannato

Kevin Dietsch, Getty

L’11 giugno 2024 Hunter Biden ( nella foto ), figlio del presidente degli Stati Uniti, è stato condannato dalla giuria di un tribunale del Delaware per aver infranto le leggi che vietano alle persone che hanno una dipendenza da sostanze illegali di possedere armi da fuoco. “È la prima volta che il figlio di un presidente viene processato e condannato”, scrive la Cnn. Nelle prossime settimane la giudice che ha presieduto il processo dovrà stabilire la pena. Considerando che Hunter Biden è incensurato e non ha commesso un reato violento, è improbabile che finisca in carcere. In ogni caso i repubblicani cercheranno di usare il verdetto per colpire il presidente Biden in vista delle elezioni.

Porto operativo a Baltimora

Il canale per entrare nel porto di Baltimora è stato riaperto alla piena navigazione, 75 giorni dopo il crollo del ponte Francis Scott Key, causato dallo schianto di una nave portacontainer. “La chiusura temporanea del canale ha causato danni per più di un miliardo di dollari all’economia della regione”, scrive il Baltimore Banner.

Una scelta contro le donne

“In un paese come l’Argentina, dove ogni 35 ore avviene un femminicidio e dove nell’ultimo anno 272 persone sono morte a causa della violenza di genere, il governo del presidente ultraliberista Javier Milei ha smantellato tutte le istituzioni incaricate di occuparsi di questi problemi”, scrive El País. Poco dopo essersi insediato, lo scorso dicembre, Milei aveva sciolto il ministero delle donne, del genere e delle diversità, riducendolo a un sottosegretariato per la protezione contro la violenza di genere. “Ma il 6 giugno Claudia Barcia, che dirigeva il sottosegretariato, ha rinunciato all’incarico dopo aver saputo tramite WhatsApp che il governo avrebbe chiuso l’ufficio”, scrive elDiarioAR. Circa cinquecento persone perderanno l’impiego e il governo non avrà più strutture per la prevenzione della violenza di genere.

Il Pantanal brucia

Pantanal, stato del Mato Grosso do Sul, 10 giugno (Ueslei Marcelino, Reuters/Contrasto)

Da giorni i vigili del fuoco sono al lavoro per spegnere gli incendi scoppiati nel Pantanal, la zona umida tropicale più estesa del pianeta e una delle regioni con la maggiore biodiversità del mondo. Secondo i numeri resi noti dall’istituto brasiliano per la ricerca spaziale (Inpe), da gennaio all’inizio di giugno di quest’anno i roghi nella regione sono aumentati del 974 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, scrive la Folha de S.Paulo. È uno dei dati peggiori degli ultimi quindici anni, secondo solo al 2020, quando a causa della siccità le fiamme avevano bruciato il 30 per cento del bioma. Il 5 giugno l’esecutivo del presidente Lula da Silva ha annunciato un accordo con i governatori degli stati del Pantanal e dell’Amazzonia per combattere gli incendi, che si prevede cresceranno a causa della siccità, e stanziare fondi con l’obiettivo di assumere pompieri e attuare politiche di prevenzione. ◆

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1567 - 14 giugno 2024
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