Americhe

La storia dello spionaggio si intreccia con la formazione degli stati moderni. Se si intensifica nei periodi di conflitto, in quelli di pace si muove nell’ombra. Nel novecento sono nate agenzie per spiare non solo gli stranieri, ma anche i propri concittadini. Poi ci sono le spie che agiscono in favore della gente comune e fanno trapelare milioni di documenti alla stampa. Il numero di giugno della Revista de la Universidad de México è interamente dedicato allo spionaggio con un approfondimento del caso messicano. Il Messico è il paese con il maggior numero di telefoni cellulari hackerati dal software Pegasus, creato dall’azienda israeliana Nso Group. Finora l’unica vittima di Pegasus che ha portato i responsabili in giudizio è la giornalista Carmen Aristegui, che in un’intervista racconta: “Il processo è durato settimane. Anche se non ha dimostrato che la persona arrestata avesse sorvegliato specificamente me, il giudice ha riconosciuto che ero stata spiata e che era successo per il mio lavoro di giornalista e per le inchieste che stavo scrivendo”. ◆

Arresti preelettorali

Ariana Cubillos, Ap/Lapresse

“Tra il 15 e il 17 giugno cinque persone, fra cui tre attivisti dell’opposizione e due giornalisti, sono stati arrestati con l’accusa di diffondere l’odio alla vigilia delle elezioni del 28 luglio”, scrive Efecto Cocuyo. Secondo la leader dell’opposizione venezuelana María Corina Machado ( nella foto ) dall’inizio del 2024 sono stati arrestati almeno 37 politici, molti legati al candidato Edmundo González Urrutia, che sfiderà Nicolás Maduro alle presidenziali. Maduro si candida per il terzo mandato consecutivo.

Proposta punitiva

“Il 15 giugno migliaia di persone hanno protestato in varie città del paese contro un progetto di legge che dovrà essere votato con urgenza alla camera e che equipara l’aborto oltre la ventiduesima settimana di gravidanza a un omicidio, prevedendo la stessa pena”, scrive la Folha de S.Paulo. Anche in caso di stupro, una donna che decide di abortire potrebbe ricevere una condanna fino a vent’anni di carcere. In base alla legge attuale, in Brasile l’aborto è ammesso solo in caso di gravi malformazioni del feto, pericolo di vita della donna e gravidanza dovuta a una violenza sessuale.

Due sentenze su armi e aborto

“Il 13 giugno la corte suprema degli Stati Uniti ha respinto all’unanimità il tentativo di limitare il mifepristone, uno dei farmaci usati per l’aborto farmacologico”, scrive la Bbc. I giudici hanno confermato le modalità di accesso al farmaco, che si può impiegare per interrompere una gravidanza senza assistenza medica fino alla decima settimana. La decisione, arrivata due anni dopo l’annullamento della sentenza che consentiva l’aborto in tutto il paese, non esclude però che l’accesso al mifepristone possa essere limitato in futuro. Il giorno successivo i giudici hanno revocato il divieto di vendere e possedere i bump stock , dispositivi che permettono di aumentare la frequenza di colpi di un’arma da fuoco, rendendola capace di sparare più di quattrocento cartucce al minuto. Il divieto era stato imposto nel 2018 dall’amministrazione di Donald Trump dopo la strage di Las Vegas dell’ottobre 2017, che aveva causato 58 morti e più di cinquecento feriti. Secondo chi è a favore del divieto, questi dispositivi trasformano di fatto i fucili in armi automatiche, che sono illegali negli Stati Uniti. I sei giudici conservatori della corte suprema si sono schierati contro questa interpretazione, scrive Afp. Secondo loro, equiparando i bump stock a mitragliatori e armi automatiche, il governo era andato oltre i limiti della sua giurisdizione.

Coniugi legalizzati

“Il presidente Joe Biden regolarizzerà circa 500mila persone che non hanno un permesso di soggiorno ma sono sposate con cittadini o cittadine statunitensi”, scrive Time. Inoltre la Casa Bianca accelererà il rilascio dei permessi di lavoro per gli immigrati che hanno ottenuto un diploma d’istruzione superiore negli Stati Uniti e hanno ricevuto un’offerta d’impiego. “L’immigrazione è un tema delicato per Biden, alle prese con le critiche del Partito repubblicano, che lo accusa di non riuscire a gestire la crisi alla frontiera, e degli elettori di sinistra, indignati per altre decisioni della sua amministrazione”. Il 4 giugno il presidente aveva annunciato un inasprimento della politica migratoria degli Stati Uniti, con la chiusura temporanea del confine con il Messico a chi non ha i documenti in regola.

Mandel Ngan, Afp/Getty

Stati Uniti Il 17 giugno Wes Moore ( nella foto ), governatore democratico del Maryland, ha concesso la grazia a 175mila persone condannate per consumo di cannabis, depenalizzato nello stato un anno fa. Anche se tre quarti degli statunitensi vivono in stati dove la cannabis è legale, questo riconoscimento non c’è ancora a livello federale. Il 16 maggio l’amministrazione Biden ha avviato una procedura per classificare la cannabis come stupefacente meno pericoloso.

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1568 - 21 giugno 2024
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