Schiacciati dalla folla

Hathras, India, 3 luglio 2024 (Ritesh Shukla, Getty)

Almeno 120 fedeli indù sono morti e più di ottanta sono rimasti feriti durante un satsang (un evento religioso) nello stato dell’Uttar Pradesh. Le vittime sono in gran parte donne e bambini. I testimoni hanno raccontato che quando il predicatore, un ex poliziotto che si è dato alla religione, ha finito il sermone, la folla ha cominciato a correre via: qualcuno è caduto in un fosso e le persone che erano dietro sono inciampate l’una sull’altra morendo schiacciate. Pare che sul luogo dell’evento, con una capacità di cinquemila persone, ne fossero presenti 15mila. Sull’incidente è stata aperta un’inchiesta. ◆

Chi governerà Tokyo

Tokyo, 19 giugno 2024 (Yuichi Yamazaki, Getty)

Il 7 luglio a Tokyo si vota per eleggere la governatrice della città. A contendersi il titolo sono Yuriko Koike, dirigente del Partito liberaldemocratico (conservatore, al governo) che guida la capitale dal 2016, e Renhō Murata, ex parlamentare sostenuta dalle forze d’opposizione. Nei sondaggi del 30 giugno, scrive il Japan Times, Koike era leggermente in vantaggio. Al centro della campagna elettorale si è imposta la crisi delle nascite nella capitale anche se, stando a un sondaggio dello Yomiuri Shimbun, agli elettori interessano soprattutto le misure sull’invecchiamento della società, le politiche di welfare e la preparazione alle catastrofi naturali.

Elezioni esemplari

Incastonata tra due potenze autoritarie come Russia e Cina, la Mongolia tiene regolarmente le elezioni dal 1990, scrive The Diplomat. Il 28 giugno il Partito del popolo mongolo, che ha governato negli ultimi quattro anni, si è aggiudicato per un soffio la maggioranza in parlamento, mentre il Partito democratico, all’opposizione, ha aumentato molto i suoi seggi. Al centro del dibattito, il malcontento per la corruzione e le disugualglianze.

Disparità a scuola

La disuguaglianza economica in Bangladesh incide in modo sproporzionato sull’accesso all’istruzione. Questo non solo ha un impatto sui singoli individui, ma ostacola anche gli obiettivi di sviluppo nazionale, scrive il Dhaka Tribune. Una delle manifestazioni più visibili di questo fenomeno è il divario tra città e zone rurali. Nelle scuole di campagna spesso mancano cose basilari come l’elettricità, l’acqua pulita e aule adeguate. Questa disparità influisce sul tasso di iscrizioni, ma anche sulla qualità dell’istruzione ricevuta dagli studenti. Per le famiglie mandare bambini e bambine a scuola comporta grandi sacrifici economici, sia per i costi di rette, divise e manuali sia perché un figlio che non lavora significa la perdita di un reddito in più. Così in molti casi si rinuncia a farli studiare, perpetuando la povertà. Le scuole di città di solito hanno insegnanti più preparati, programmi aggiornati e accesso alla tecnologia, continua il quotidiano. Le iniziative del governo per contrastare la disparità tra città e campagna, come un compenso in denaro per le studenti o le misure contro l’abbandono scolastico, sono state poco efficaci a causa dei finanziamenti insufficienti, delle inefficienze burocratiche e della mancanza di coordinamento tra i diversi livelli di governo.

Disastri di genere

U n rapporto di Women’s environmental leadership Australia (Wela), un’organizzazione non profit che si occupa di crisi climatica e ambientale in relazione alle questioni di genere, rivela che nei periodi di siccità, durante i lockdown, gli incendi e le alluvioni ci sono stati picchi di violenza domestica, scrive Sbs News. Inoltre le donne hanno più probabilità di morire o di essere sfollate a causa dei disastri naturali, rischiando di subire violenze sessuali o di finire a vivere per strada. Le donne, infatti, godono di minor sicurezza e risorse per affrontare questi fenomeni rispetto agli uomini. E, dice lo studio, le politiche climatiche e ambientali dovrebbero tenerne conto.

Phnom Penh, 2 luglio 2024 (Tang Chhin Sothy, Afp/Getty)

Cambogia Dieci attivisti di un’organizzazione ambientalista sono stati condannati a pene tra i sei e gli otto anni di carcere per complotto contro il governo. La sentenza è stata definita da Amnesty international “ un duro colpo alla società civile cambogiana”.

Pakistan Secondo il gruppo di lavoro dell’Onu sulle detenzioni arbitrarie, l’incarcerazione dell’ex primo ministro pachistano Imran Khan viola il diritto internazionale.

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1570 - 5 luglio 2024
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