Europa

Patrioti o traditori?

M. Alsayed, Anadolu/Getty

Al parlamento europeo è nato un nuovo gruppo di estrema destra. Voluto dal premier ungherese Viktor Orbán, si chiama Patrioti per l’Europa e con 84 deputati è la terza forza nell’assemblea di Strasburgo. Oltre a Fidesz, il partito di Orbán, include il Rassemblement national francese (nella foto il leader Jordan Bardella ), l’italiana Lega, i cechi di Ano, l’Fpö austriaco, lo spagnolo Vox e l’olandese Pvv. “Come si può chiamare il proprio gruppo ‘Patrioti per l’Europa’ e poi inchinarsi davanti allo zar Putin e all’imperatore Xi Jinping? Il nome giusto per Orbán dovrebbe essere ‘traditore d’Europa’”, scrive De Volkskrant.

I missili di Putin

Kiev, 8 luglio 2024 (Roman Pilipey, Afp/Getty)

◆ L’8 luglio la Russia ha lanciato il più violento attacco degli ultimi mesi contro Kiev e altre città ucraine. I missili hanno colpito soprattutto obiettivi civili, compreso il principale ospedale pediatrico della capitale. Mosca nega ogni responsabilità ma, secondo le Nazioni Unite, le riprese video e le valutazioni indipendenti, sono stati proprio i missili russi a colpire la struttura. I bombardamenti hanno provocato almeno 41 morti e 150 feriti.

◆ Dopo aver fatto visita al presidente ucraino Volodymyr Zelenskyj il 2 luglio, il premier ungherese Viktor Orbán ha incontrato il presidente russo Vladimir Putin e poi il leader cinese Xi Jinping, in quella che Budapest ha definito una “missione di pace” per ottenere un cessate il fuoco in Ucraina. Anche se dal 1 luglio l’Ungheria ha la presidenza di turno del Consiglio dell’Unione europea, Bruxelles ha chiarito che l’iniziativa è stata presa senza aver consultato la Commissione o Kiev. “Il pellegrinaggio antioccidentale di Orbán è stato accompagnato da un altro terribile attacco russo contro l’Ucraina”, scrive il settimanale polacco Polytika. “Mentre il premier ungherese atterrava a Pechino, i russi bombardavano la città di Krivyj Rih e l’ospedale pediatrico Okhmatdyt di Kiev, che ha in cura i bambini malati di tumore. Le foto dell’attacco hanno fatto il giro del mondo. Ma a Orbán questo non interessa: sta solo inseguendo i suoi interessi politici. È arrivato il momento di chiederci per quanto tempo ancora l’Europa vorrà tollerarlo”. Di tutt’altro avviso il quotidiano tedesco Die Welt: “Possiamo criticare Orbán per non essersi messo d’accordo con Bruxelles o per il suo egocentrismo, ma l’iniziativa non è sbagliata. Merita una possibilità. Insieme al presidente turco Recep Tayyip Erdoğan, l’ungherese è l’unico leader europeo che può mediare con la Russia e la Cina”. ◆

Il regime contro Julija Navalnaja

Un tribunale di Mosca ha ordinato l’arresto in absentia di Julija Navalnaja, la moglie di Aleksej Navalnij, l’oppositore morto in carcere lo scorso febbraio. Come spiega la Reuters, Navalnaja, che non vive in Russia da tempo, è accusata di aver fatto parte di un’organizzazione “estremista”, termine che il Cremlino usa per definire le attività politiche ostili al regime di Putin.

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1571 - 12 luglio 2024
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