Scienza

I neuroni delle parole

Una mappa dettagliata del cervello mostra le cellule celebrali che codificano il linguaggio in tempo reale e danno significato alle parole. È stata elaborata alla Harvard medical school di Boston monitorando l’attività elettrica di circa trecento neuroni della corteccia prefrontale di una decina di persone mentre ascoltavano brevi frasi. In questa regione della corteccia, spiega Nature, avviene l’elaborazione semantica del suono. Lo studio ha rilevato che gruppi di neuroni distinti classificano le parole in categorie. L’attività neuronale cambia a seconda del significato della parola nella frase, indipendentemente dalla fonetica. Termini associati tra loro (per esempio anatra e uovo) o con significati simili (topo e ratto) attivano in parte gli stessi neuroni. Analizzando l’attività cerebrale i ricercatori sono riusciti a determinare non solo i neuroni che corrispondevano alle parole e alle loro categorie semantiche, ma anche l’ordine in cui comparivano nella frase.

Un vaccino per la vecchiaia

“Nella lotta contro le malattie senili, un’antica tecnologia medica potrebbe segnare una svolta”, scrive New Scientist. Secondo la rivista, nuovi vaccini sembrano in grado di contrastare alcune malattie legate all’invecchiamento. Finora i vaccini sono stati usati per prevenire le malattie infettive, come il morbillo, ma in futuro potrebbero avere un ruolo anche nel trattamento di alcune malattie non trasmissibili, come i tumori o l’alzheimer. L’idea di attivare il sistema immunitario contro il cancro risale all’inizio degli anni ottanta, quando un gruppo di ricercatori della Johns Hopkins university, negli Stati Uniti, condusse una piccola sperimentazione sui tumori del colon-retto. I primi risultati furono positivi, e ispirarono molte iniziative simili. Tuttavia, i progressi sono stati lenti. “Finora sono stati condotti più di seicento studi clinici sui vaccini contro il cancro”, scrive New Scientist, ma è stato approvato solo un trattamento, la cui efficacia è limitata. Le ricerche comunque continuano e sono allo studio vaccini contro altre malattie, come l’alzheimer o i disturbi cardiovascolari. ◆

Ghiaccio interstellare

Il telescopio spaziale James Webb potrebbe aver individuato nella regione di Camaleonte I una forma di ghiaccio finora osservata solo in laboratorio, riferisce Nature. Questo ghiaccio ha una compattezza minore rispetto alla forma più comune, a causa della mancanza di alcuni legami chimici. Lo studio del ghiaccio interstellare è utile per capire il processo di formazione delle stelle e dei pianeti.

In agguato nelle paludi

C. Marsicano

In Namibia sono stati scoperti i resti fossili (nella foto) di un predatore simile a una salamandra gigante vissuto 280 milioni di anni fa, prima della comparsa dei dinosauri. La Gaiasia jennyae era lunga circa 2,5 metri e aveva una grande testa piatta e lunghe zanne, scrive Nature. Probabilmente la sua strategia si basava sull’agguato: si nascondeva nelle paludi con la bocca spalancata in attesa di una preda. Questo ritrovamento dimostra che i primi tetrapodi erano diffusi anche nelle regioni temperate fredde del supercontinente Gondwana.

Il sangue del futuro

Malgrado decenni di ricerca nessuno è ancora riuscito a creare il sangue artificiale, che potrebbe ipoteticamente sostituire il sangue umano e rendere superflue le donazioni. Inoltre avrebbe una scadenza più lunga e sarebbe privo di gruppo sanguigno, eliminando i problemi di compatibilità. Secondo Science sono allo studio vari tipi di sangue artificiale, ma finora nessuno ha superato i test per essere messo in commercio.

Danny Buffat, CC BY-SA

Biologia Le formiche della specie Camponotus floridanus (nella foto) amputano gli arti lesionati delle loro compagne per proteggerle dalle infezioni. Secondo uno studio pubblicato su Current Biology, dopo l’amputazione il tasso di mortalità delle formiche ferite era il 90 per cento più basso rispetto al gruppo di controllo, probabilmente perché le infezioni venivano fermate. Le formiche erano anche capaci di distinguere i vari tipi di lesione e modificare di conseguenza il trattamento.

Chimica La salinizzazione dell’acqua dolce è un problema globale che continua ad aggravarsi, a causa dell’aumento del livello del mare e dell’eccessivo sfruttamento delle falde acquifere. Secondo Nature i metodi non convenzionali di desalinizzazione potrebbero aumentare la disponibilità di acqua potabile, e permettere di estrarre sostanze di cui c’è forte richiesta commerciale, come il litio.

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1571 - 12 luglio 2024
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