Il 18 settembre sono cominciate le elezioni locali nel Jammu e Kashmir: sono le prime in dieci anni e le prime dopo che nel 2019 il governo indiano ha revocato senza preavviso l’autonomia allo stato, declassandolo a territorio dell’unione e dividendolo in due. Il risultato, scrive Asia Sentinel, darà un’idea di come la popolazione, a maggioranza musulmana, ha accolto le novità. Il voto, che si terrà in tre fasi (l’ultima il 1 ottobre), riflette la competizione a livello nazionale tra il Baratiya janata party del primo ministro Narendra Modi e il partito del Congress. A differenza delle precedenti elezioni, nessun gruppo separatista ha invitato a boicottare il voto, e l’affluenza dovrebbe essere molto alta.
Tutti alle urne in Kashmir
Torna la violenza tra clan rivali
Almeno trenta persone sono morte negli scontri tra clan rivali in Papua Nuova Guinea. Le violenze sono cominciate ad agosto, quando un gruppo di minatori illegali è entrato in conflitto con un proprietario terriero in una valle che ospita una delle più grandi miniere d’oro del paese, scrive l’Afp.
Stop alle adozioni all’estero
Dopo più di trent’anni la Cina ha annunciato che interromperà il suo programma di adozioni internazionali. Dal 1992 più di 160mila bambini cinesi, soprattutto femmine, sono stati adottati da famiglie straniere, metà delle quali statunitensi. La decisione, scrive James Palmer su Foreign Policy, è in parte dovuta probabilmente anche al diffondersi di propaganda nazionalista – come l’idea che gli stranieri “rubino” i bambini cinesi – e al fatto che le adozioni all’estero sono considerate l’eredità di un periodo di povertà che la Cina si è lasciata alle spalle. Non è chiaro cosa succederà alle procedure di adozione già avviate e non ancora concluse.
Maschi sociopatici
“In Corea del Sud la pornografia sta diventando sempre più sinonimo della sociopatia collettiva maschile”, scrive la giornalista coreana Haeryun Kang. “Basti guardare il recente scandalo dei deep fake, che qualcuno ha definito una calamità nazionale. Alla fine di agosto si è scoperto che un numero imprecisato, ma di certo molto alto, di utenti maschi di Telegram usavano l’intelligenza artificiale per creare false immagini pornografiche di donne, tra cui molte che conoscevano personalmente. Dalle compagne di classe a quell dell’esercito, nessuna era al sicuro”, scrive Kang. “Affrontare questo tipo di crimini è difficile: da un lato ci sono gruppi di cittadini che si danno da fare per contrastarli, dall’altro ci sono forze che cercano di neutralizzare questi sforzi, spesso all’interno dello stesso governo che sostiene di voler risolvere il problema”. ◆
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