Una strage censurata

Zhuhai, 13 novembre 2024 (Kyodo News/Getty)

Trentacinque persone sono morte e 43 sono rimaste ferite l’11 novembre quando un’auto è piombata sulla folla in uno stadio di Zhuhai, nel sudest della Cina. Le autorità avevano dato notizia della vicenda l’11 novembre, omettendo però il numero dei morti, mentre alcuni video erano stati rimossi dai social network. Il 12 novembre la polizia ha parlato di un “grave e terribile attacco”, il peggiore in dieci anni. L’autore della strage è un uomo di 62 anni che potrebbe aver agito perché scontento dei termini economici del suo accordo di divorzio. Il ritardo delle autorità nel diffondere informazioni sull’accaduto ha sollevato molte critiche nell’opinione pubblica. ◆

Scuse ufficiali e vite rovinate

Wellington, 12 novembre 2024 (Charlotte Graham-McLay, Ap/Lapresse)

Il primo ministro neozelandese Christopher Luxon ha chiesto perdono a migliaia di persone vittime di violenze mentre erano affidate a istituti pubblici e religiosi, riconoscendo le “sofferenze inimmaginabili” subite. Secondo un’inchiesta durata sei anni, i cui risultati sono stati resi noti a luglio, circa duecentomila adulti vulnerabili e bambini hanno subìto violenze per quasi settant’anni, a partire dagli anni cinquanta. Tra le violenze citate ci sono aggressioni sessuali, elettroshock e donne costrette a dare i figli in adozione. Luxon, che da un anno guida un governo conservatore, si è scusato a nome dello stato. “È terribile che nessuno vi abbia creduto quando avete denunciato”, ha detto in parlamento, rivolgendosi alle vittime, alcune delle quali erano presenti in aula. “Le mie parole non possono cancellare la vostra sofferenza, ma spero che possano almeno alleviarla”, ha aggiunto. “Per quanto le scuse siano un passo importante, porgerle a nome di un’istituzione è la parte relativamente facile del processo”, scrive The Post. “La parte difficile sarà quella che il governo ha di fronte: la riforma dell’informazione pubblica, dei sistemi di sicurezza e, soprattutto, il risarcimento in denaro. Ma qui sorge una questione moralmente insolvibile: quanto denaro è sufficiente per compensare una vita rovinata?”.

I ghiacci dell’Himalaya

Poiché il cambiamento climatico minaccia la criosfera – le parti ghiacciate della Terra – a un ritmo allarmante, mettendo a rischio quasi un quarto dell’umanità, il Pakistan ha ch iesto un impegno regionale coordinato e il sostegno internazionale per salvare l’ecosistema, in particolare nella regione dell’Hindu Kush e dell’Himalaya, scrive Dawn. La regione si estende per 3.500 chilometri quadrati attraverso otto paesi – Afghanistan, Bangladesh, Bhutan, Cina, India, Nepal, Birmania e Pakistan – e include le sorgenti di dieci dei più grandi fiumi asiatici, oltre che il più grande volume di ghiaccio e acqua fuori dall’Artide e dall’Antartide. Insieme i fiumi forniscono il fabbisogno di acqua di 1,3 miliardi di persone. Uno studio sullo stato della criosfera, pubblicato a margine della conferenza sul clima in corso a Baku, in Azerbaigian, sollecita un’azione urgente per salvare i ghiacciai. “Con emissioni elevate l’Hindu Kush Himalaya potrebbe perdere fino all’80 per cento dei ghiacci. Con emissioni molto basse, tuttavia, se ne potrebbe conservare fino al 40 per cento”, si legge nel rapporto. Nell’ultimo decennio lo scioglimento dei ghiacciai nella regione ha subìto un’accelerazione del 65 per cento rispetto al decennio precedente.

Senza maggioranza

L’11 novembre il parlamento giapponese ha confermato Shigeru Ishiba, leader del Partito liberaldemocratico (Pld), a capo di un governo di minoranza dopo le elezioni anticipate del 27 ottobre, in cui il Pld ha perso la maggioranza assoluta. Ishiba avrà un compito difficile, che potrebbe essere ulteriormente complicato dall’arrivo di Donald Trump alla Casa Bianca. Trump, infatti, potrebbe imporre nuovi dazi sui prodotti giapponesi e chiedere a Tokyo di aumentare le spese militari. Con una mossa insolita, il 13 novembre la coalizione di governo ha concesso al Partito democratico costituzionale (Cdp), all’opposizione, la presidenza della commissione bilancio, la posizione più importante del parlamento. “In questo modo il governo non potrà aggirare l’opposizione alla camera bassa per far passare i disegni di legge ”, scrive il Japan Times.

Korea Aerospace Research Institute

Indonesia Nusantara, la nuova capitale in costruzione sull’isola del Borneo, entro il 2029 potrebbe avere un servizio di taxi aerei. Il piano è in fase di studio insieme all’Istituto coreano di ricerca aerospaziale e alla Hyundai. I taxi, che volerebbero a 50-80 metri di altezza a 50 chilometri orari, possono trasportare cinque persone e sono alimentati principalmente a batteria.

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1589 - 15 novembre 2024
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